Diciotti, le opposizioni: aprire una pratica al Csm per la tutela dei giudici

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Aprire una pratica a tutela dei giudici della Cassazione, dopo le polemiche sull’ordinanza, depositata la scorsa settimana dalle sezioni unite, sul caso Diciotti. È la richiesta trasmessa oggi al Comitato di presidenza di Palazzo Bachelet da tutti i togati del Csm, sottoscritta anche dai laici Roberto Romboli (Pd), Ernesto Carbone (Iv) e Michele Papa (M5s). È questa l'ultima mossa delle opposizioni per attaccare l'esecutivo dopo il caso della sentenza della Cassazione che apre il campo ai risarcimenti per gli immigrati irregolari che sono arrivati nel nostro Paese dopo il salvataggio della Guardia Costiera. (Liberoquotidiano.it)
Su altre testate
A dispetto dei passaggi in cui i giudici hanno chiarito come il porto sicuro sia l’approdo più vicino, la sentenza Diciotti – hanno scandito fonti di palazzo Chigi - non cambierà nulla né in mare, né a terra. (la Repubblica)
Sicuramente non si possono paragonare questioni inerenti le pensioni con altre questioni inerenti i migranti. Ma dal momento che si tratta di provvedimenti dell’esecutivo su cui poi i giudici sono chiamati a sancire su ricorsi presentati da soggetti terzi, ecco che i dubbi balzano forti. (InvestireOggi.it)
Ed è lì la contraddizione col suo sfogo contro l’ultima sentenza della Cassazione. «Se scappano davvero dalla guerra van trattati coi guanti bianchi». (Corriere della Sera)

Il caso Diciotti è arrivato a un tale punto di evoluzione che non si può seguire senza un filo di Arianna che ci accompagni nel percorso. Riassumiamo i fatti. Quando si violano i trattati internazionali le vittime vanno risarcite. (left)
La massima, come regola di prudenza e ritegno, è stata sorpassata, abbandonata negli ultimi tempi – neanche troppo ristretti – in favore di una certa veemenza di linguaggio, per non dire volgarità: “Le sentenze non si commentano, al più s’impugnano”. (quotidianodipuglia.it)
Ma non intravede intralci concreti sulla gestione dell'immigrazione irregolare dal Nord Africa (assegnazione dei porti alle navi private, rapporti con le autorità di Tunisia e Libia). Il governo teme un effetto a cascata dopo il verdetto della Cassazione: una pioggia di ricorsi contro lo Stato per incassare i risarcimenti dovuti al trattenimento degli immigrati. (il Giornale)