Così è nato il piano anti-cash: perché "cancellano" i contanti

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Inibire la circolazione del contante, per molti, (ci sono autorevoli studi che smentiscono questa teoria) è un’esigenza per contrastare alcuni tipi di reati.

E ha come obiettivo combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro sporco da parte delle mafie.

Le banconote vengono usate anche per l’evasione: così si evitano fatture e il passaggio di denaro avviene senza tracciamento.

La prima legge con lo scopo di limitare l’uso del contante per prevenire l’attività di riciclaggio risale al 3 maggio 1991.

Persegue i reati della criminalità organizzata e quelli dei colletti bianchi da quando era a Caltanissetta e poi a Roma (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Secondo quanto spiegato dal Centro studi di Unimpresa, dal giorno 1 luglio 2020, cala da 3.000 a 2.000 euro il limite per eseguire pagamenti con denaro contante. Ecco il vademecum di Unimpresa in vista dell'entrata in vigore, da mercoledì 1 luglio, del nuovo tetto per i pagamenti con le banconote che cala da 3.000 a 2.000 euro che poi scenderà ancora a 1.000 euro da gennaio 2022. (Il Messaggero)

Sanzioni in arrivo -ammenda da 3.000 fino a 50.000 euro per una singola operazione - per chi non rispetta la norma. BONUS VACANZE. (L'HuffPost)

Come già accennato, con l’articolo 18 collegato alla legge di bilancio 2020 verrà abbassata la soglia massima dei pagamenti tramite contanti. Il limite dei contanti utilizzati per i pagamenti sarà pari a 2000 euro a partire dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. (TecnoAndroid)

Fa eccezione solo il money tranfer per il quale la soglia è di 1.000 euro ed il prelevamento dal proprio conto corrente, che non costituisce transazione. Oltre questa soglia, la transazione dovrà essere regolata con strumenti tracciabili, ad esempio un bonifico o un assegno. (QuiFinanza)

(Fotogramma). Meno cash in circolazione, nessun limite specifico ai prelievi e ai versamenti del denaro contante in banca. Secondo quanto spiegato dal Centro studi di Unimpresa, dal giorno 1 luglio 2020, cala da 3.000 a 2.000 euro il limite per eseguire pagamenti con denaro contante. (Adnkronos)