Pegasus, il telefono di Macron tra gli obiettivi dello spyware israeliano

Il Sole 24 ORE ESTERI

4' di lettura. Il telefono del presidente francese Emmanuel Macron potrebbe essere stato controllato dallo spionaggio del Marocco attraverso il programma tecnologico Pegasus.

Sarà fatta piena luce su queste rivelazioni di stampa», ha dichiarato l’Eliseo mentre in Francia la magistratura è già al lavoro per fare chiarezza.

L’attacco al telefono di Macron. «Se i fatti dovessero essere confermati, sarebbe ovviamente gravissimo. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

I telefoni cellulari del presidente francese Emmanuel Macron e di 15 membri del governo francese potrebbero essere stati tra i potenziali bersagli nel 2019 di un tentativo di hacking di un servizio di sicurezza marocchino, che avrebbe utilizzato a tale scopo lo spyware Pegasus, realizzato dal gruppo NSO con sede in Israele. (Sputnik Italia)

(LaPresse) – Il Presidente del Consiglio ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano, Naftali Bennett. Il fruttuoso scambio di vedute si è concentrato sulla collaborazione bilaterale e multilaterale per la comune lotta alla pandemia e per la transizione energetica, nonché sull’ulteriore rafforzamento del partenariato italo-israeliano nei promettenti settori della cooperazione scientifica, tecnologica e industriale. (LaPresse)

– Anche lo smartphone del presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa sarebbe stato “spiato” dal software Pegasus, sviluppato dall’azienda israeliana Nso Group, e acquistato da una ventina di governi del mondo, al centro di una serie di inchieste internazionali. (Dire)

Parigi - Lo scandalo Pegasus, dal nome del software israeliano che ha spiato i cellulari di mezzo mondo per conto di alcuni servizi segreti, sio espande di ora in ora. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, l’ex primo ministro Edouard Philippe e una quindicina di ministri del suo governo potrebbero essere stati spiati dal Marocco con lo spyware Pegasus prodotto dalla societa’ israeliana Nso. (IL GIORNO)

Questo scandalo sembra ricordare il caso Echelon, negli anni ’90: il “primo occhio” che spiava ogni movimento, parola, pensiero Giorno dopo giorno si aggiungono nuovi nomi: Macron, Prodi; il Presidente del Sudafrica Ramaphosa; quello del Messico Obrador; quello iracheno Salih; i primi Ministri di Pakistan, Egitto e Marocco e persino del re del Marocco Muhammad IV. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

“Il commissario Breton chiederà ai servizi della dg Connect di lavorare” sulla vicenda dello spionaggio dei giornalisti col software Pegasus. Nella lista, sempre secondo il consorzio, diversi membri di famiglie reali arabe, oltre appunto a capi di Stato e primi ministri. (CorCom)