Referendum cannabis e boom di firme digitali, Flick: "Così può cambiare davvero il volto del Paese, ma serve equilibrio"
Con l’eventualità di diversi referendum in primavera, si potrebbe “cambiare in buona parte il volto del Paese: quello che molti, se non quasi tutti, domandano.
Così, intervistato da Repubblica, il giurista Giovanni Maria Flick commenta il boom della raccolta firme per un referendum sulla cannabis.
Sull’ipotesi, quindi, di alzare l’attuale quorum di 500mila firme, Flick risponde: “Probabilmente sì anche perché quel quorum è stato fissato nel 1947 quando la popolazione italiana era molto inferiore a quella attuale. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)
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Nessuno avrebbe scommesso sulla voglia di referendum, e peraltro su temi scomodi – la droga e il fine vita – che i partiti tendono a giocarsi ai dadi dei veti incrociati e delle campagne elettorali Stampa. (Salernonotizie.it)
Dalla sua attivazione nel 1970 l’uso del referendum abrogativo (art.75 Cost), più significativo di quello costituzionale (art. Il caso più clamoroso del referendum come punizione per l’inerzia dei partiti fu il ritaglio di alcune frasi del vecchio sistema elettorale proporzionale per trasformarlo in maggioritario. (L'HuffPost)
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Fare referendum è più facile, sì, ma questo non porterà necessariamente all’avverarsi dei sogni di democrazia diretta Secondo il politologo della LUISS Giovanni Orsina, questo nuovo entusiasmo per i referendum si spiega anche con il processo di de-politicizzazione della politica. (Rolling Stone Italia)