Tennis, Djokovic di nuovo detenuto. Il governo australiano: "Talismano No Vax, rischio rivolte civili"

Dire SPORT

Hawke ha anche affermato che le conseguenze della cancellazione del visto di Djokovic sono state “significative”: “Il signor Djokovic si reca regolarmente in Australia per partecipare a tornei di tennis.

Così il ministro dell’immigrazione australiano, Alex Hawke, ha motivato la seconda cancellazione del visto del numero uno al mondo del tennis.

“Il signor Djokovic è una persona influente e di prestigio. (Dire)

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Un punto non banale, visto che qualora il caso fosse ascoltato dall'intera corte, il ministro non avrebbe alcuna possibilità di impugnare qualsiasi decisione presa. Il caso ora sarà discusso su basi completamente nuove nell'udienza pubblica in programma stasera davanti al giudice David O'Callaghan (Sport Fanpage)

Io non credo che sarebbe partito senza le garanzie necessarie per poter giocare il torneo, il problema è che è una stella del tennis, altrimenti questo caos non sarebbe scoppiato". Persone anche nei pressi del Park Hotel, il centro che ospita i migranti senza visto e dove è stato nuovamente trasferito il campione serbo. (Lo Speciale)

La presenza in Australia di Djokovic, che non è vaccinato contro il Covid-19, "potrebbe incoraggiare il sentimento no Vax", hanno detto le autorità australiane in un documento del tribunale, sostenendo che il serbo debba essere deportato dal paese (La Stampa)

Sarà comunque un gran torneo, con o senza di lui“. “Non c’è tennista che sia al di sopra di un evento come gli Australian Open. (Footballnews24.it)

A poche ore dall'inizio dell'appello sulla seconda revola del visto al giocatore 34enne, sono emersi ulteriori dettagli interessanti. In Australia è cominciata l'ultima notte prima della decisione definitiva sul caso Novak Djokovic, che sarà presa dal tribunale federale nella notte italiana di domenica 16 gennaio. (Tennis World Italia)

Il caso Djokovic agli Australian Open sta diventando più appassionante di una serie tv. La docuserie sarà prodotta da “Box to Box Films”, casa di produzione che ha realizzato la serie di enorme successo “Formula 1: Drive to Survive” (StrettoWeb)