«Quando i malati sono assistiti in maniera adeguata, non c'è richiesta di morte»

Diocesi di MIlano INTERNO

Vediamo, invece, che non è così: al contrario, dove i malati vengono assistiti in modo adeguato insieme alle loro famiglie, non c’è richiesta di morte

L’assistenza fornita da Marco Cappato è una provocazione, secondo lei?

Ora è stato diffuso un video nel quale la donna spiega le sue ragioni e la sua visione della vita e della morte.

Insomma, a parte la volontà di morire e l’aiuto di Marco Cappato, non ci sono altri punti in comune con la situazione di dj Fabo. (Diocesi di MIlano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Europa Verde esprime la sua solidarietà a Cappato e sottolinea: "Siamo indignati per i ritardi che l’Italia continua ad accumulare in merito ai diritti civili". "Ho conosciuto don Matteo Zuppi - ricorda la vedova di Piergiorgio Welby -. (IL GIORNO)

Il bivio tra disperazione e speranza. Voleva risparmiarsi un inferno, la sofferenza estrema della fase terminale della sua malattia. Ho deciso di terminare la mia vita prima che fosse stata la malattia, in maniera più dolorosa, a farlo. (Aleteia)

Se il suicidio avviene, il reato è punibile con "la reclusione da cinque a 12 anni". Del fascicolo si occupa il sesto Dipartimento della procura meneghina guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, il magistrato protagonista del processo a Cappato per l'aiuto al suicidio di Dj Fabo, la quale avrà come primo compito quello di vagliare la competenza territoriale (Tiscali Notizie)

Perplessità da parte di Marco Cappato e Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni, che hanno presentato una proposta con alcuni emendamenti. Il disegno di legge sul fine vita, dopo il sì delle commissioni Affari sociali e Giustizia dello scorso 9 dicembre, approda oggi alla Camera per la discussione. (Sky Tg24 )

Per evitare che fossero i suoi cari a rischiare problemi con la giustizia, l’ha aiutata Marco Cappato, che ora rischia fino a 12 di carcere. Perché la vita di Elena, diversamente da quella di Dj Fabo, non dipendeva da trattamenti di sostegno vitale e quindi il suo caso non rientrava tra quelli previsti dalla sentenza 242 della Corte costituzionale (Associazione Luca Coscioni)

La sua iscrizione nel registro degli … (askanews) – Il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, è indagato a Milano per aver accompagnato in Svizzera la signora Elena, una 69enne veneta affetta da tumore polmonare irreversibile con metastasi, a morire con la procedura del suicidio assistito. (Agenzia askanews)