Ucraina, Starbucks e Levi’s abbandonano la Russia: ecco le aziende che se ne vanno

Nanopress ECONOMIA

Starbucks dice addio alla Russia. Starbucks e Levi’s hanno deciso di chiudere le proprie attività in Russia: una decisione intrapresa anche da altre catene, in primis McDonald’s.

La catena di caffè Starbucks e il famoso brand di abbigliamento lasciano la Russia, seguendo l’esempio di McDonald’s e altre società occidentali.

potrebbe essere uno dei potenziali acquirenti dei negozi a marchio Levi’s in Russia, ma al momento si tratta solamente di un’ipotesi: il gruppo, intanto, sta creando punti vendita Gap, Marks & Spencer e Banana Republic in Russia

Tale decisione è scaturita dopo l’invasione della Russia in Ucraina: pertanto, dopo ben quindici anni, la catena di caffè dice addio al paese di Putin (Nanopress)

La notizia riportata su altri giornali

Starbucks aveva già sospeso tutte le attività commerciali nel Paese dall’8 marzo, inclusa la spedizione di prodotti. La decisione segue l’annuncio di altre multinazionali come McDonald’s (che operava nel paese da 32 anni), Exxon Mobil e British American Tobacco, che si sono già ritirate dal Paese. (Corriere della Sera)

Nel 1990 McDonald’s fu il primo tra i marchi di consumo occidentali a conquistare l’accesso in Russia, aprendo poi le porte a tanti altri brand. Si stima che l’addio alla Russia sia costato circa 55 milioni di dollari, con una gestione dei ristoranti che era ormai diventata insostenibile (QuiFinanza)

Per molti, questa è la fine di un'epoca e di una Russia così com'è stata conosciuta dalle generazioni più giovani. Il gigante del caffè americano segue le orme di Exxon Mobil e British American Tobacco, tra gli altri, ma anche Renault, che hanno deciso di ritirarsi dal mercato russo dopo l'invasione di Putin in Ucraina (ilGiornale.it)

Oggi, in una nota inviata ai dipendenti, Starbucks ha annunciato la chiusura di tutte le sue attività commerciali in Russia. Background. Starbucks ha aperto per la prima volta in Russia nel 2007, inaugurando il suo centesimo negozio nel paese nel 2015. (Forbes Italia)

(afp). Starbucks si aggiunge così a multinazionali come Exxon mobil e British american tobacco, che hanno già annunciato che lasceranno il Paese La compagnia di Seattle ha 130 negozi in Russia, che sono operati dal gruppo Alshaya per licenza, con circa 2mila impiegati nel Paese. (la Repubblica)

C'è, però, chi continua a dire che in Russia i cittadini sono abituati a fare sacrifici, che non tutta la Russia è Mosca McDonald's - la cui apertura in Russia nel 1990 è stata un fenomeno culturale - si è ritirata completamente dopo l'invasione dell'Ucraina. (ilmessaggero.it)