Il morso a metà che inguaia Schlein

Il morso a metà che inguaia Schlein
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il Giornale INTERNO

L'altro ieri mentre il Pd si contorceva tra il «sì» e l'astensione su ReArm Europe, uno dei più autorevoli esponenti del partito spedito a Strasburgo dispensava un consiglio che aveva tanto il sapore dell'avvertimento per la Schlein: «Con l'astensione Elly si isola dalla sinistra europea, quella di governo. Senza contare che delude i grandi nomi del partito da Prodi a Letta, a Gentiloni che sono per il sì. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Si può stare all’opposizione nel proprio Paese e rimanere vivi: in democrazia, prima o poi, capita a tutti i partiti di dover fare la traversata nel deserto, e la gran parte sopravvive. Non si resta invece vivi a lungo se si diventa irrilevanti, a maggior ragione se si è un partito concepito per tenere in mano le leve del potere, come il Pd. (Liberoquotidiano.it)

Siamo alle solite, quelle del Partito democratico diviso, spaccato in due o persino in tre; quelle con la segretaria da cambiare, del congresso straordinario da convocare, della linea che “così proprio non va”. (L'HuffPost)

Non facciamoci schiacciare, l'Unione fa davvero la forza. "Chiediamo investimenti comuni per entrare in questa avventura sociale, ambientale, d'innovazione digitale. (Tiscali Notizie)

Arturo Parisi: “Il Pd è arrivato impreparato all’appuntamento con la Storia” (di F. Fantozzi)

Stavolta il patatrac è così violento che nessuno può far finta di niente, neppure in un partito allenatissimo alla bisogna come il Pd. (il Giornale)

ROMA – Il Pd su ReArmEu a Strasburgo si è diviso in due (10 a favore e 11 astenuti), ma le faglie nel partito di Elly Schlein sono molte di più. E il day after si annuncia incandescente. (la Repubblica)

Ci risiamo, dice lei. A me verrebbe da dire invece che … (L'HuffPost)