Coronavirus, per l’India anche la tegola dei vaccini finiti: mancano dosi per 940 milioni di persone. AstraZeneca in difficoltà negli Usa: il via libera slitta di un mese

Open ECONOMIA

Ma il più grande produttore mondiale non riesce a far fronte alle richieste.

Proprio nel principale Paese produttori di farmaci e vaccini del mondo, le scorte sono ormai esaurite in diverse province, in particolare a Mumbai, dove le somministrazioni dei vaccini sono state sospese per tre giorni.

Secondo il piano nazionale, dal 1 maggio saranno 940 milioni gli adulti che avranno diritto ad almeno la prima dose

Il governo locale del Maharashtra ha ripetutamente lanciato appelli all’esecutivo centrale per la carenza di vaccini. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Grazie alla fornitura di 50mila dosi di AstraZeneca arrivata nelle scorse ore in Toscana, nel presidio sanitario viareggino, da ieri e fino al 2 maggio, verranno somministrate mille dosi di siero al giorno tra richiami. (LA NAZIONE)

L’azienda ha anche beneficiato di un aumento delle vendite dei suoi nuovi trattamenti, in particolare in oncologia, una delle sue specializzazioni. (Corriere del Ticino)

Nel Tarantino, in agricoltura sono attive 10.456 imprese che danno lavoro stabile a 15.640 persone. I dati, aggiornati al 31 marzo 2021, sono stati elaborati per CIA Agricoltori Italiani della Puglia dall’Osservatorio Economico di Davide Stasi. (Tarantini Time)

Il governo di Tokyo ha mantenuto il suo giudizio sull’output «in fase di miglioramento», pur riconoscendo che rimangono diverse incognite a causa della recente impennata dei contagi di Covid nel Paese e la carenza di semiconduttori a livello globale. (Il Sole 24 ORE)

«L'esposizione e il tempo di follow-up non sono stati sufficienti per determinare se il rischio di coaguli di sangue con basse piastrine dopo una seconda dose differirà dal rischio dopo la prima dose. (Gazzetta del Sud)

«Il comitato ha preso in considerazione le raccomandazioni di somministrare la seconda dose di Vaxzevria dopo un intervallo più lungo delle 4-12 settimane raccomandate, di non somministrare affatto una seconda dose o di somministrare un vaccino a mRNA come seconda dose», spiega l’agenzia in una nota. (Gazzetta del Sud)