Italiani a dieta forzata, vendite in calo per il cibo ma salgono i prodotti per il corpo

Italiani a dieta forzata, vendite in calo per il cibo ma salgono i prodotti per il corpo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QuiFinanza ECONOMIA

Nel 2024 le vendite al dettaglio, in termini di valore, sono aumentate dello 0,7% rispetto all'anno precedente, mentre i volumi hanno registrato un calo dello 0,4%. Un andamento generale influenzato principalmente dalle vendite di beni alimentari, mentre salgono gli acquisti per i prodotti di profumeria, elettronica e telefonia. Dati deludenti per le associazioni di consumatori, che spiegano come questi ultimi risultato certificano come gli italiani abbiano ridotto i consumi rispetto all’anno precedente. (QuiFinanza)

Su altri media

Lieve aumento delle vendite lo scorso dicembre. Ma l’associazione sottolinea come nel 2024 abbiano sofferto i volumi, al di sotto delle aspettative soprattutto nella parte finale dell’anno (Food)

Leggi tutta la notizia Le vendite nel 2024 segnano una preoccupante battuta di arresto nel settore alimentare. (Virgilio)

A fronte di un aumento del valore delle vendite del +0,7%, il volume registra nel 2024 una riduzione del -0,4% – analizza il Codacons – Si conferma quindi il trend che porta le famiglie a spendere di più per acquistare sempre meno. (codacons.it)

Allarmante l'ennesima flessione delle vendite nel settore alimentare

Lo rende noto l'Istat, sottolineando che per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda Prodotti di profumeria, cura della persona, mentre registrano il calo più consistente i Prodotti farmaceutici, -1,8%. (Tiscali Notizie)

Le famiglie italiane stringono la cinghia. Così emerge dagli ultimi dati resi noti dall’Istat secondo cui nel complesso del 2024 le vendite al dettaglio in valore crescono dello 0,7% rispetto all’anno precedente, mentre sono in calo i volumi (-0,4%). (Finanza.com)

A fotografarlo è l'Istat, che rileva una variazione in volume del -0,4%, mentre in valore aumentano del +0,7%. Segno, questo, che le famiglie, a fronte di continui rialzi dei prezzi, continuano ad operare sacrifici e rinunce anche in un settore che tradizionalmente non conosce flessioni, salvo che in situazioni di crisi. (Valledaostaglocal.it)