Perù, caos elezioni: non c’è ancora un vincitore. Castillo si proclama presidente, Fujimori grida ai…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Dalle campagne, intanto, i contadini hanno raggiunto Lima, decisi a “difendere il voto” pro Castillo

In tutto ciò, Castillo si è proclamato vincitore, ricevendo le congratulazioni di leader e partiti di sinistra di vari paesi.

Pedro Castillo, candidato di sinistra del partito Perú Libre, vede la vittoria contro la candidata di destra Keiko Fujimori, del partito Fuerza Popular.

Il conteggio dei voti da parte dell’Onpe (l’Ufficio elettorale dei processi elettorali), infatti, procede a rilento da almeno due giorni. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Intanto per le strade peruviane si può leggere un po’ ovunque “Perù Libre”, Perù Libero, sulle bandiere biancorosse, con la raffigurazione di una matita al centro, portate a spalla da contadini e operai che mostrano orgogliosi i loro caschetti da lavoro mentre sfilano per festeggiare la vittoria del nuovo Presidente. (L'AntiDiplomatico)

(askanews) - Manifestazioni in Perù dopo le presidenziali il cui risultato ufficiale ancora non è stato annunciato. La speranza di Fujimori è di accorciare lo svantaggio. (Il Sole 24 ORE)

Nonostante l'avvio delle indagini, Keiko Fujimori ha potuto presentare la sua candidatura alle presidenziali perchè non è ancora intervenuta una sentenza di condanna. (ilGiornale.it)

Il giorno dopo la sua autoproclamazione a presidente, Pedro Castillo ha fatto parlare il suo portavoce economico per tranquillizzare i mercati e la scena sembra uscita da un film degli anni Sessanta del secolo scorso. (La Stampa)

A spoglio elettorale in corso, chiesto arresto per candidata alla presidenza del Perù. Condividi (Rai News)

Secondo quanto riporta la Cnn, Fujimori ha respinto la richiesta come assurda: «Il pubblico ministero sa dove vivo, non ho intenzione di fuggire», ha detto. Perez ha invece sostenuto che Fujimori avrebbe violato le restrizioni a cui sarebbe sottoposta per il caso di corruzione che la vede sotto inchiesta dal 2018. (La Sentinella del Canavese)