Manifestazione a Roma per Ramy Elgaml

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INTERNO

A Roma, in Piazza dell'Immacolata, nel quartiere di San Lorenzo, si è svolta una manifestazione per chiedere giustizia per Ramy Elgaml, il giovane di 19 anni morto in seguito a un incidente durante un inseguimento notturno dei carabinieri a Milano. Ramy, a bordo di uno scooter, è stato investito e ucciso dall'auto dei militari all'angolo tra via Quaranta e via Ripamonti. La manifestazione, convocata per le 19.00, ha visto la partecipazione di numerosi giovani dei collettivi autonomi e dei gruppi studenteschi, che hanno esposto striscioni con scritte come "Sono stati i carabinieri, giustizia per Ramy".

Durante il corteo, i manifestanti hanno acceso fumogeni e lanciato bombe carta, provocando l'intervento della polizia che ha caricato la folla. La tensione è salita rapidamente, con scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. A Milano, contemporaneamente, si è svolta un'altra manifestazione in via Monforte, dove i partecipanti hanno gettato vernice rossa contro la Prefettura e aperto uno striscione con la scritta "Ramy ucciso dal razzismo di Stato". I manifestanti hanno denunciato le zone rosse come strumenti di discriminazione e ghettizzazione, affermando di non voler vivere come imputati in un processo infinito, ma di voler vivere liberi.

La morte di Ramy Elgaml ha suscitato un'ondata di indignazione e richieste di verità e giustizia, con manifestazioni che si sono estese da Milano a Roma. I giovani, provenienti da diversi punti della città, si sono uniti per chiedere chiarezza sulle circostanze dell'incidente e per denunciare quello che considerano un caso di razzismo istituzionale. La vicenda ha acceso un dibattito sulla gestione delle forze dell'ordine e sulle politiche di sicurezza nelle città italiane, con particolare attenzione alle periferie e alle zone più disagiate.

Le manifestazioni, purtroppo, sono degenerate in violenze e scontri, mettendo in luce la profonda frustrazione e il senso di ingiustizia che pervade molti giovani.