«Norma da ritirare». «No, si va avanti». La Lega sfida Giuli sulle soprintendenze

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Un emendamento spacca la maggioranza. Da un lato la Lega, e direttamente il suo leader e vicepremier Matteo Salvini che si schiera, attraverso i suoi seguitissimi canali social. Dall’altro il ministro della Cultura, meloniano, Alessandro Giuli, che per via istituzionale prova a bloccare la manovra leghista.Sul tavolo una proposta, appunto di un deputato leghista, Gianangelo Bof, che mira a ridimensionare il potere delle soprintendenze, sempre sofferte dai sindaci: il parere su interventi urbanistici e paesaggistici, salvo che non riguardino grandi monumenti o rilevanti opere storiche, non dovrebbero più essere vincolanti. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
La Lega ha ritirato l’emendamento del DL Cultura che si proponeva di rendere non vincolante il parere delle Soprintendenze. Questo però non significa che il partito guidato da Matteo Salvini abbia messo da parte le proprie idee sul lavoro delle Soprintendenze, anzi: la battaglia sui pareri delle Soprintendenze è soltanto rinviata, e la materia, ha annunciato la Lega, sfocerà in un futuro disegno di legge ad hoc. (Finestre sull'Arte)
Sarebbe utile mostrare la diatriba tra politica e giustizia a un alieno, per averne una valutazione imparziale e panoramica. Forse andrebbe bene anche l’uso di un buon programma di intelligenza artificiale, ma resterebbe il dubbio che l’algoritmo sia stato programmato in modo tendenzioso: di solito ci preoccupiamo delle macchine che potrebbero “pensare” autonomamente, quando in realtà il rischio maggiore è quello che somiglino troppo a noi umani. (Start Magazine)
Magistrati e Politica, relazione molto complicata da più di 30 anni. Premier avvisati, mezzi avvisati, indagati, archiviati, condannati. Ma come mai il clima infuocato di questi giorni somiglia d’improvviso così tanto a gli “anni d’oro” dello scontro politica magistratura di Berlusconi post avviso di garanzia del 1994? Ma cosa è cambiato in 30 anni da Silvio a Giorgia? Ne parliamo nella nuova puntata di Sky TG25 (Sky Tg24 )

Torna Perfidia e sotto l’acuminata lente di ingrandimento di Antonella Grippo finisce Sua Maestà la magistratura con tutte le contraddizioni che porta con sé e con il consueto strascico di polemiche che segue ogni ipotesi di riforma del sistema giudiziario “made in Italy”( LA PUNTATA). (LaC news24)
Colpisce profondamente e preoccupa, inutile girarci intorno, il violento scontro in atto tra la magistratura e i palazzi del potere romano. Forse siamo arrivati dinanzi alla rivelazione plastica di ciò che siamo o siamo diventati nonostante il forte impianto costituzionale di cui teoricamente siamo dotati ma che evidentemente non riesce più a tenere insieme con i suoi solidi principi il Paese, la comunità civile e, soprattutto, non riesce a regolare il rapporto tra i poteri dello Stato. (Livesicilia.it)
Quella che sta andando in scena, in questi giorni furiosi che accompagnano la vicenda Almasri, è la fiera della delegittimazione. Del governo, tacciato di aver liberato un criminale con un trucco e di considerarsi legibus solutus. (Corriere Roma)