Da Sharon a Paderno Dugnano, la folle gara per comprendere i killer

Da Sharon a Paderno Dugnano, la folle gara per comprendere i killer
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Nicola Porro INTERNO

Due macelli, entrambi in Lombardia, uno su una barista, l’altro su una famiglia, identica la spiegazione: “Non so perché l’ho fatto”. Cioè a dire la totale latitanza dell’umanità fatta di logica, di pensiero razionale. Non sai perché hai scannato una povera crista che voleva solo passeggiare in santa pace sotto il cielo stellato? Non sai perché hai trucidato la tua famiglia, sangue del tuo sangue? Non lo sanno o non lo vogliono dire? Togliamo, per favore, una buona volta di mezzo le illuminazioni pomeridiane degli psichiatri e degli opinionisti col libro da pubblicizzare, andiamo al sodo: due balordi ammazzano per noia e nella strampalata convinzione di arrivare a una notorietà, di diventare famosi. (Nicola Porro)

Su altre testate

“Un abisso che invoca l’abisso” dice una pagina della Bibbia, che indica la natura umana e il rischio della vita. Sì, ogni assassinio è agghiacciante. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Agì dopo una festa di compleanno, senza alcun movente, con inquietanti analogie con la strage familiare di Paderno Dugnano. Quali considerazioni si possono fare sul triplice omicidio? "Quando l’ho saputo sono rimasto attonito, sbigottito. (IL GIORNO)

Sennonché, questo nulla da cui nasce il male, cioè l’assenza di motivazioni che magari potrebbero indurre a combatterlo, ha diversi volti. Nel caso dell’uccisione di Sharon, il delitto è stato compiuto da un trentenne disoccupato che non aveva alcun rapporto con la vittima e che ancora ieri ha confermato, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, quanto aveva già dichiarato al pubblico ministero: cioè, che il suo gesto omicida era privo di movente. (ilmattino.it)

Sharon Verzeni e strage di Paderno Dugnano. Normalità ed efferatezza: il male dentro le vite «tranquille»

Avrebbe potuto pronunciarle un personaggio di Albert Camus o di André Gide, che sulla crudeltà dell’atto gratuito hanno scritto opere decisive, oggi più che mai illuminanti. I due atroci delitti senza movente, la strage familiare di Paderno Dugnano e l’assassinio di Sharon Verzeni, si allineano a tracciare insieme una linea d’incomprensibile, gratuita ferocia in questa fine d’estate calda da impazzire. (ilmattino.it)

The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Così, dopo gli omicidi, la caccia è aperta agli esperti, a chi dimostra di saperla lunga, a chi è certo si sia trattato, nel caso di Sharon Verzeni a Terno d'Isola, di assassinio passionale, salvo poi scoprire che di passionale non c’era alcunché. (L'HuffPost)

Questo articolo è pubblicato sul numero 37 di Vanity Fair in edicola fino al 10 settembre 2024. (Vanity Fair Italia)