Parti al Policlinico, chiude (con 6 mesi di anticipo) il punto nascita: «Preoccupati delle implicazioni per mamme e lavoratori»

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Il Gazzettino SALUTE

Chiude inaspettatamente con sei mesi di anticipo il punto nascita del Policlinico San Giorgio di Pordenone. A renderlo noto, la dichiarazione sindacale firmata da Aurora Pallavesci, dirigente Cisl Funzione Pubblica Fvg, unica sigla sindacale presente all'interno della struttura sanitaria, a seguito di una riunione con i vertici: «In merito alla chiusura repentina del punto nascita presso la Casa di cura San Giorgio si legge desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per le implicazioni che questa decisione comporta sulla salute delle future mamme e dei neonati, nonché sulla tutela dei lavoratori coinvolti». (Il Gazzettino)

La notizia riportata su altri media

Dopodiché a farsene carico, magari nel nuovo ospedale, sarebbe stata Asfo. L’11 aprile del ’65 il primo parto. (Il Friuli)

Sul tavolo la chiusura del punto nascita del Policlinico San Giorgio, anticipata al 15 giugno, e la richiesta, da parte del sindacato, di tutelare la lavoratrici (17 tra ostetriche ed infermiere), promuovendo la stabilizzazione del personale nel passaggio dalla struttura privata all’ospedale civile di Pordenone (Il Friuli)

Questa chiusura anticipa di sei mesi il corso "naturale" della convenzione, che sarebbe comunque terminata con la fine dell'anno. Da due anni si sapeva che sarebbe terminato il finanziamento pubblico da parte dell'Asfo nei confronti della casa di cura privata, anche in vista dell'attivazione del nuovo ospedale di Pordenone (PordenoneToday)

Pordenone, il punto nascite del Policlinico San Giorgio chiuderà il 15 giugno

«San Vito è pronta a fare la sua parte», è il commento del primo cittadino Alberto Bernava. A un giorno dall'annuncio della chiusura anticipata del punto nascita del policlinico San Giorgio, San Vito al Tagliamento fa uno scatto in avanti per proporre la riapertura del proprio reparto materno infantile. (Il Gazzettino)

Si tratta di 20 ostetriche e due infermiere pediatriche che si trovano in condizione di precarietà lavorativa sottolinea la dirigente del sindacato Aurora Pallaveshi. (RaiNews)