Giro di tangenti e "regalini", nei guai anche due imprenditori del Foggiano nello scandalo corruzione di Molfetta

l'Immediato INTERNO

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa indagine di polizia giudiziaria, effettuata dalla Tenenza di Molfetta attraverso l’esecuzione di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche ed ambientali

In carcere sono finiti l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Mariano Caputo e l’ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e sette tra imprenditori e progettisti: Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio, Domenico Tancredi, Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva. (l'Immediato)

Ne parlano anche altre fonti

Il problema per quanto ci riguarda è squisitamente politico, gran parte dei risultati di cui il sindaco si fregia portano la firma dell’ex assessore ai lavori pubblici, licenziato in fretta e furia. A gennaio abbiamo lanciato un appello pubblico che a parte qualche contatto non si è concretizzato nell’inizio di un percorso. (MolfettaLive)

Lo abbiamo denunciato politicamente tante volte, prima ancora dell’intervento della Magistratura: l’abbraccio tra politica e affarismo, in questi anni di governo dell’amministrazione guidata dal sindaco Tommaso Minervini, aveva superato da tempo i livelli di guardia. (MolfettaLive)

Ora la verità viene a galla: dietro ogni opera pubblica, dietro ogni appalto, dietro ogni inaugurazione, dietro ogni nastro tagliato in questi anni, in realtà, c’è stato solo il mercimonio nell’esercizio delle funzioni pubbliche e la svendita della nostra città al miglior offerente. (MolfettaLive)

In carcere l'ex assessore comunale ai lavori pubblici Mariano Caputo, l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta e altri 9 tra funzionari e imprenditori. Minervini, accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, non è tra i destinatari della misura cautelare. (La Stampa)

Nell'inchiesta il sindaco, non raggiunto da misura cautelare, è indagato in stato di libertà insieme con altre 33 persone con l'accusa di turbata libertà nella scelta del contraente (TGR – Rai)

A gennaio abbiamo lanciato un appello pubblico che a parte qualche contatto non si è concretizzato nell'inizio di un percorso. L'amministrazione Tammacco-Minervini-PD, compresi coloro che non hanno criticato per poi rimanere sempre sotto l'ala protettrice del sindaco Minervini, strappando magari un assessore dopo l'ennesimo rimpasto, devono essere consegnati alla storia più triste della nostra città. (MolfettaViva)