Istat: pil italiano in crescita nel primo trimestre 2025

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Il contesto economico globale continua a essere segnato da un rallentamento generale e da un’elevata incertezza, accentuata dalle recenti dichiarazioni della nuova amministrazione statunitense riguardo le politiche commerciali. Lo evidenzia l’Istat nella sua ultima Nota sull’economia italiana, che analizza l’andamento del primo trimestre dell’anno. Secondo quanto riportato, mentre la Cina e i Paesi dell’area euro hanno mostrato una certa stabilità economica, negli Stati Uniti il prodotto interno lordo ha registrato una lieve contrazione. (Arena Digitale)
Su altri giornali
Con un invito: sorpassiamo pure d’emblée tutte le contese politiche che pure nella giornata del Primo Maggio si sono aperte sull’interpretazione dei dati del Pil e di quelli dell’occupazione. Tra la fine d’aprile e l’inizio di maggio l’Istat ha sfornato una serie non indifferente di dati che, opportunamente intrecciati, ci servono a fotografare lo stato dell’economia reale. (Corriere della Sera)
E così quando in questi giorni l'Istat certifica una crescita del prodotto interno lordo migliore del previsto, ecco che il dato viene riferito e commentato per lo più con una certa dose di sopportazione. (il Giornale)
Nel primo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% in confronto allo stesso periodo del 2024. Così l’Istat nella stima preliminare (link al documento completo in pdf). (ascomtorino.it)

Nei primi tre mesi dell’anno, ancora immuni dall’effetto panico scatenato dai dazi a livello globale all’inizio di aprile, il Pil è cresciuto dello 0,3%. Un buon inizio, considerando gli abituali ritmi di crescita italiani. (LaChirico.it)
Lo scenario internazionale continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell`attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense. (Il Diario del Lavoro)
Nel primo trimestre, a fronte di una buona tenuta dell’economia in Cina e nell’area euro, il Pil degli Stati Uniti ha segnato una lieve variazione negativa, principalmente dovuta a un forte aumento delle importazioni. (Gazzetta di Milano)