G7 trova intesa su tassa multinazionali: aliquota minima al 15%

ilmessaggero.it ESTERI

Si tratta di un sistema più equo che punta a pretendere il giusto contributo dalle multinazionali presenti ovunque nel mondo, che facilmente tendono ad eludere le imposte e fuggire verso i cosiddetti paradisi fiscali, non solo Barbados ed Isole Cayman, ma anche Paesi più "occidentali" ed evoluti come Olanda, Irlanda e così via

Si prevede che questo sistema porti nelle casse degli Stati miliardi di dollari di tasse in più, che saranno impiegati per finanziare i molteplici piani di rilancio dei governi post pandemia. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il primo ad annunciare lo storico accordo sulla tassazione globale delle multinazionali del settore tecnologico è stato il tesoro britannico che su Twitter ha parlato di “una stretta sull'elusione fiscale” che farà pagare “la giusta quota” alle multinazionali di Big Tech. (RTL 102.5)

Lo hanno definito tutti «un accordo storico»: al vertice finanziario dei sette grandi del mondo – Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti – si è raggiunta un’intesa di principio su una aliquota globale minima «almeno del 15 per cento» per la tassazione delle grandi imprese, che andrà applicata Paese per Paese. (La Nuova Ferrara)

"Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese. Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook sull'accordo raggiunto al G7 Finanze sulla tassazione per le multinazionali (Euroroma.net)

Così il ministro dell’Economia britannico, Rishi Sunak, ha annunciato l’accordo trovato al G7 di Londra per una “aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese. (ilMetropolitano.it)

L’accordo è quello sulla tassazione globale, raggiunto a Londra dai ministri delle Finanze del G7. Intesa «sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese» che, secondo quanto scrive su Twitter il Tesoro britannico, si tradurrà in «una stretta sull’elusione fiscale» che farà pagare «la giusta quota» alle multinazionali di Big Tech. (Pickline)

L’idea è dunque quella di tassare meno, ma ovunque, aggirando l’elusione fiscale e consentendo ai Paesi come l’Italia dove l’aliquota era più alta di recuperare almeno tutto il dovuto, anche se in percentuale più bassa. (FIRSTonline)