Facebook blocca le pagine dell esercito del Myanmar

Wired.it ESTERI

Nuova mossa della piattaforma contro i militari dopo il colpo di Stato di inizio febbraio.

Oscurata la pagina ufficiale perché incitava alla violenza. Continua il blocco da parte di Facebook nei confronti della propaganda dell’esercito birmano che all’inizio di febbraio ha preso il potere in Myanmar con un colpo di stato estromettendo il governo che aveva regolarmente vinto le elezioni.

Questa è solamente l’ultima delle azioni intraprese da Menlo Park contro l’esercito in Myanmar iniziate nel 2018 con l’espulsione dal social network del capo dell’esercito, Min Aung Hlaing, e di altri 19 alti ufficiali. (Wired.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Almeno due persone sono rimaste ferite a Mandalay da colpi sparati alla polizia durante una manifestazione contro il golpe in Birmania. Non è chiaro se gli agenti abbiano usato proiettili veri o di gomma. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il raid della polizia è divenuto violento nel cantiere navale della città dopo che i dimostranti radunati hanno tentato di impedire gli arresti, hanno riferito dei reporter di France Presse sul posto. Almeno due persone sono rimaste ferite nella sparatoria (Tiscali.it)

E’ morta la donna di 20 anni colpita alla testa la settimana scorsa durante le manifestazioni contro il golpe in Birmania. Mya Thwate Thwate Khaing, questo il nome della ventenne, era stata colpita con un proiettile alla testa lo scorso 9 febbraio durante una protesta contro il golpe in Birmania a Naypyidaw, la capitale amministrativa (Improntaunika.it)

Gli osservatori internazionali da giorni segnalano l’escalation della violenza della repressione, con il rischio di veder aumentare le vittime. Dove, per rispondere alla proteste, i militari hanno mandato un contingente di 500 poliziotti e soldati. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

"Siamo usciti di casa per unirci alla protesta e combatteremo fino alla vittoria", ha dichiarato all'Afp uno studente di 23anni - RANGOON, 22 FEB - Decine di migliaia di persone sono scese in piazza stamani in varie città della Birmania per protestare contro il colpo di stato, sfidando la minaccia dei militari di usare 'forza letale' per reprimere ciò che definiscono come 'anarchia'. (La Nuova Sardegna)

Facebook ha chiuso l’account gestito dall’esercito della Birmania in seguito al colpo di stato e alla repressione della manifestazioni da parte dei militari che ieri ha portato alla morte di due persone. (La Rampa)