Arrestato per violenza domestica grazie all’app Youpol

Arrestato per violenza domestica grazie all’app Youpol
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Poliziamoderna.it INTERNO

Grazie alla segnalazione arrivata sull’app Youpol, i poliziotti dell’Ufficio anticrimine del commissariato di Lugo (Ravenna) hanno arrestato in flagranza differita un uomo responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e delle due figlie minori. È stata, infatti, la prontezza d’animo di una delle ragazze che è riuscita a riprendere il 59enne durante uno dei vari episodi di violenza fisica e verbale all’interno dell’abitazione, e che poi ha caricato il video sull’applicazione della Polizia. (Poliziamoderna.it)

Ne parlano anche altre testate

Le violenze e i maltrattamenti che ha riservato alla propria famiglia sono stati registrati da una delle sue due figlie, entrambi minorenni, che successivamente ha caricato il video su YouPol, l'app della polizia di Stato. (leggo.it)

L'uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, sia nei confronti della compagna sia delle due figlie minori conviventi. Un caso che testimonia l'utilità di un progetto su cui le forze dell'ordine hanno investito, e che probabilmente è ancora poco conosciuto. (WIRED Italia)

È stato ripreso mentre si rendeva protagonista di episodi di violenza fisica e verbale e il video è stato caricato sul portale di segnalazioni della Polizia di Stato Youpol. In questo... (Virgilio)

Ravenna, minorenne filma e segnala il padre violento su Youpol, l'app della polizia: arrestato

Lo hanno definito il «Whistleblowing del cittadino», ovvero la possibilità di denunciare atti illeciti di cui si è venuti a conoscenza, in ambito pubblico e privato, soprattutto a livello istituzionale e aziendale, fornita a chiunque. (Corriere Roma)

E così, dopo gli accertamenti dei poliziotti, l’uomo è stato arrestato. Di fronte all’ennesimo episodio di violenza contro la mamma, una ragazzina ha filmato la scena e inviato una segnalazione tramite l’app YouPol della polizia. (La Repubblica)

Arrestato per maltrattamenti e in flagranza di reato grazie ad alcuni video inviati alla centrale operativa della polizia di Stato tramite l’app Youpol. (Corriere della Sera)