"I care", torna la Marcia della Pace Perugia-Assisi: "Segno di speranza"

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La città di Perugia condivide pienamente il motto scelto per l’edizione 2021 della marcia “I care”, perché prendersi cura significa “avere a cuore”.

In prima fila quelli della Città di Perugia, della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia con i rispettivi amministratori.

Anche la presidente della Regione, "nell’esprimere solidarietà alla Cgil, ha sostenuto come la marcia sia un’ulteriore testimonianza della ferma condanna verso ogni forma di violenza. (PerugiaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Quest’anno – racconta Memoli – mi ero riproposta di vivere la marcia ad ogni costo. E poi l’inizio della marcia, la vista della basilica di Assisi in lontananza, i momenti di stanchezza e sfiducia recuperati con la forza di volontà, l’arrivo alla tomba di San Francesco (BitontoLive.it)

Il Comune di Cervia da anni aderisce alla marcia e anche quest’anno ha voluto essere presente nella convinzione che è un’occasione di partecipazione imperdibile ed importante Da Cervia è partito il bus gratuito messo a disposizione dall’amministrazione comunale. (ravennanotizie.it)

È l’ora del prendersi cura della democrazia. la marcia Perugia-Assisi ieri, domenica 10 ottobre, ha compiuto sessant’anni dalla prima edizione organizzata da Aldo Capitini nel 1961 ed ha scelto come slogan: ‘I care’, la cura è il nuovo nome della pace. (gonews)

Sull'inserto scuola università della Gazzetta di Parma la marcia della pace Perugia Assisi che si è tenuta domenica. Per l'università, la riflessione degli studenti del corso in Relazione internazionali del professore Emanuele Castelli: (Gazzetta di Parma)

Un nutrito gruppo di persone dal territorio di Forlì-Cesena ne ha preso parte, "marciando per gli obiettivi comuni di pace, non violenza, diritti umani e il superamento degli eserciti e delle armi". Tutto è stato organizzato dal Centro Pace di Forlì e di Cesena con l’aiuto dei due comuni. (CesenaToday)

L’obiettivo è quello di implementare una serie di misure finalizzate al contrasto dei fenomeni del bullismo tradizionale e di quello online, conosciuto come cyberbullismo, oltre a prevenire l’eventuale spaccio e uso di sostanze stupefacenti. (MI-LORENTEGGIO.COM.)