Cosa è successo nel Conclave: come si è arrivati all'elezione di Papa Leone XIV e al passo indietro di Parolin

Cosa è successo nel Conclave: come si è arrivati all'elezione di Papa Leone XIV e al passo indietro di Parolin
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ItaliaOggi INTERNO

Nel momento in cui il cardinale Robert Francis Prevost si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni, accanto a lui è comparso un volto che fino a poche ore prima molti ritenevano destinato a un altro ruolo: Pietro Parolin. Il Segretario di Stato di papa Francesco, entrato in Conclave da favorito assoluto, ne sarebbe uscito con un gesto che avrebbe segnato l’intero processo elettivo: un passo indietro deciso, meditato, e – per diversi osservatori – determinante. (ItaliaOggi)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Già mentre i cardinali sono riuniti in Sistina c’è tutto un calendario di impegni che incombe e attende il nuovo Papa in uscita dalle urne del Conclave. E’ un’agenda fittissima di scadenze su cui il neo-eletto Pontefice sarà chiamato a pronunciarsi fin dai giorni immediatamente successivi l’ascesa al soglio di Pietro. (Il Sole 24 ORE)

Parolin che al suo amico d'infanzia Roberto Ambrosi, oste a Marostica, aveva descritto il proprio «turbamento», come raccontato da Francesco Boezi sul Giornale. Il fattore tempo: Robert Prevost è entrato nel totopapa di questi giorni, ma sempre nelle retrovie. (il Giornale)

Se molti italiani, nel vedere quella fumata bianca elevarsi solenne sopra le tegole e i tetti di San Pietro, hanno sussultato auspicando di sentir pronunciare il nome di un papa connazionale, nel vicentino quel nome aveva certo il volto gioviale e fraterno del cardinale Pietro Parolin (L'Eco Vicentino)

Sorpresa a Schiavon: “Parolin aiuterà il papa e noi aspettiamo il nostro Don Piero”

Alla fine spiegano tutto l’espressione triste del candidato più accredito alla vigilia (Pietro Parolin) e quello sorridente del kingmaker Timothy Dolan, già grande elettore di Jorge Mario Bergoglio nel 2013 e convogliatore sul Vaticano delle ingenti offerte dei cattolici Usa. (La Stampa)

In realtà, è stato decisivo nell’elezione del primo Papa statunitense. Apparentemente, il segretario di Stato vaticano è il grande sconfitto del Conclave. (Corriere Roma)

I rintocchi sono però per Leone XIV, venuto dagli Usa, non per il compaesano don Piero, che tutti hanno sognato sul seggio di Pietro. A Schiavon suonano comunque a festa la campane della chiesa di Santa Margherita, dove Pietro Parolin andava a messa da bambino. (la Repubblica)