Trump rilancia la sfida al sistema giudiziario dopo la condanna: «L'unica giuria che conta è il popolo americano»

Trump rilancia la sfida al sistema giudiziario dopo la condanna: «L'unica giuria che conta è il popolo americano»
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Corriere della Sera ESTERI

La sentenza di Juan Merchan è probabilmente l’ultima volta per molto tempo che a Donald Trump verranno ricordati i limiti del suo potere. In tribunale è stato il giudice ad avere l’ultima parola, ma Trump fedele alla terza delle sue famose regole (attaccare sempre, negare tutto, non ammettere mai una sconfitta) sui social ha rivendicato subito la vittoria, definendo la sentenza una «farsa spregevole». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

«I democratici radicali hanno perso una patetica e antiamericana caccia alle streghe. Se dentro di sé tira un sospiro di sollievo, inso… (la Repubblica)

Condanna Trump per il caso Stormy Daniels. Questo è l’evento che sta tenendo banco negli Stati Uniti nelle ultime ore. Ore peraltro condite anche dai terribili incendi che stanno letteralmente devastando l’area di Los Angeles. (MAM-e)

Stormy Daniels , nome d’arte di Stephanie Clifford , è la pornostar al centro della condanna di Donald Trump che, pur non andando in carcere e senza pagare alcuna sanzione , si ritroverà ad entrare alla Casa Bianca per la seconda volta con la fedina penale macchiata. (Gazzetta del Sud)

Tra Washington e De Pasquale

C’è dunque qualcuno che sta messo peggio di noi italiani in tema di giustizia e di rapporti fra magistratura e politica. Sono gli americani, che hanno appena visto condannare il presidente appena eletto Donald Trump da un giudice che però non ha potuto infliggergli alcuna pena, se non quella dello sputtanamento – scusatemi la franchezza – prodottogli dall’immagine del primo “pregiudicato” alla Casa Bianca, come ha titolato in Italia il quotidiano di Carlo De Benedetti che esce col titolo del giorno dopo, Domani. (Start Magazine)

Si tratta della pornodiva con cui Trump ha avuto una relazione clandestina per nascondere la quale a… Si tratta di un altro controverso primato per il 47 esimo inquilino della Casa Bianca stabilito dalla sentenza della corte statale di New York incaricata del caso che ha visto il tycoon alla sbarra per la vicenda di Stormy Daniels. (La Stampa)

Trump o non Trump, Musk o non Musk, la democrazia americana continua a dare lezioni al mondo intero. È successo anche ieri alla lettura della sentenza contro Donald Trump, nel processo che lo vede imputato per aver pagato in modo irregolare il silenzio della pornostar Stormy Daniels su una loro relazione intrattenuta prima delle elezioni presidenziali del 2016. (il Giornale)