Kabul, spari sulle donne

La Stampa ESTERI

Kabul, spari sulle donne. I talebani schiacciano le proteste per il diritto allo studio, milioni di adolescenti rimangono fuori dalle scuole: «Pensano solo a imporre il velo non al futuro del Paese». filippo rossi

(La Stampa)

Su altre fonti

Ieri a Kabul pestaggi e spari di kalashnikov in aria contro la protesta delle donne: «Lavoro e libertà». Il 15 agosto 2021 i Talebani tornavano al potere dopo 20 anni di fallimenti occidentali. (Il Manifesto)

Il Ministero delle Donne “è stato creato dagli occidentali per imporre la loro cultura”, afferma Akif Muhajer. A Kabul molte donne hanno dovuto lasciare il lavoro sotto il rigore del regime fondamentalista imposto un anno fa dai guerriglieri radicali in Afghanistan. (Nanopress)

Mentre su Twitter l'Ong Afghan Peace Watch denuncia che alcune manifestanti sono rimaste ferite durante la repressione della protesta. E' di due feriti il bilancio provvisorio dell'esplosione avvertita a Kabul nei pressi del quartiere a maggioranza sciita di Dasht-e-Barchi. (La Stampa)

I nuovi contagi sono 19.457, altri 78 morti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un altro slogan delle manifestanti, riportato su uno striscione, era: «Il 15 agosto è una giornata nera». A pochi giorni dal primo anniversario della risalita al potere dei talebani in Afghanistan, il 15 agosto, una quarantina di afghane ha sfilato davanti al ministero dell’Educazione al grido di «cibo, lavoro e libertà». (Open)

In Afghanistan, le donne hanno meno libertà che in qualsiasi altra parte del mondo, poiché sono private dell’istruzione secondaria e non hanno accesso a nessun altro lavoro sia in ambito sanitario che scolastico Le manifestanti, sventolavano uno striscione con su scritto: “Il 15 agosto è una giornata nera”, riferendosi alla data dell’ascesa al potere dei talebani nel 2021. (Radio RTM Modica)