Motta, spiegazioni, destabilizzazioni e capitani
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Abbiamo osservato attentamente Thiago Motta e, sicuramente, rispetto a qualche mese fa, è meno tranquillo, come lo siamo tutti. Speravamo di stare un po' più avanti in classifica e di avere meno infortuni, ma la situazione è questa e tutti devono calarsi nella realtà e provare a risalire. Non sarà semplice, visti gli assenti e la situazione generale, lo sa anche Motta, che elenca qualche numero che conosciamo e che non può, però, essere soddisfacente. Abbiamo perso due partite ma, allo stesso tempo, non si è vinto abbastanza: "Come sempre sarà una partita complicata."
Il derby della paura potrebbe (dovrebbe) essere l'ultimo derby con Urbano Cairo alla presidenza del Toro, quello che andrà in scena oggi allo stadio Olimpico. Sulla carta, una partita senza storia al punto che gli stessi tifosi granata identificano la gara come persa, perché sostanzialmente rassegnati al nulla raccolto da quando alla guida della società c'è appunto il presidente contestato per eccellenza. Del resto, il Toro non supera i cugini da 21 partite (ultima volta il 26 aprile 2015), con un bilancio di 5 pareggi e 16 sconfitte tra campionato e Coppa Italia: dato impressionante (nello stesso periodo ci sono riusciti persino Monza, Benevento e Spal) ma nemmeno il peggiore, dal momento che, con Cairo al comando, i granata si sono imposti una sola volta in 31 sfide.
Juve, anno nuovo e vecchi problemi. Brivido Motta: derby senza tre tenori. Dimenticare l’Arabia e le sue sabbie mobili da Supercoppa sarebbe pure possibile. Ma la Juve deve fare i conti con le usuali contingenze da infermeria che proprio non la mollano, e che trasformano il derby odierno all’Olimpico di Torino nell’ennesimo rompicapo per Motta. Fuori Locatelli per squalifica, e poi pure Vlahovic e Conceiçao che non hanno recuperato. Oltre, naturalmente, a Milik (zero presenze quest’anno, il rientro slitta ancora), a Bremer e a Cabal la cui stagione è già finita.
Toro-Juve, ovvero l’inutilità dello scendere in campo. Oggi alle ore 18 si terrà a Torino, presso lo stadio Olimpico intitolato al Torino, una partita di calcio che, statistiche alla mano, dovrebbe rivelarsi del tutto inutile: trattasi del cosiddetto derby della Mole, un tempo assai combattuto ma oggi dall’esito, ahinoi - scrivo com’è noto da aficionado granata - scontato.