Bonus Bebè, ora la Corte boccia il permesso di soggiorno come requisito

ilGiornale.it INTERNO

Le motivazioni della decisione comunicata nel corso della mattinata odierna verranno rese note nel corso delle prossime settimane.

Le persone di origine straniera non avranno dunque più necessità di possedere il permesso di lungo soggiorno per poter usufruire tanto del bonus bebè quanto dell'assegno di maternità

La Corte Costituzionale ha definito come incostituzionale il requisito del permesso di lungo soggiorno legato alle persone di origine straniera per accedere al bonus bebè. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Con una pronuncia unanime del 14 dicembre 2021, la Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) [1] ha stabilito nuovamente che il governo russo ha violato il diritto alla libertà di religione e di espressione degli Scientologist come garantito dalla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali. (Sardegna Reporter)

Lo ha deciso la Consulta, riunita in camera di consiglio, che – dice una nota di oggi – ha esaminato le questioni sollevate dalla Corte di cassazione sulla disciplina dei due assegni, quello bebè e quello di maternità. (Open)

La Corte di Lussemburgo aveva già affermato, infatti, che la normativa italiana non è compatibile né con l’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue: quest’ultimo prevede il diritto alle prestazioni di sicurezza sociale. (Il Fatto Quotidiano)

Gli extracomunitari con un permesso di soggiorno per lavorare in Italia superiore ai 6 mesi, potranno accedere al bonus bebè e all'assegno di maternità. (IL GIORNO)

“In attesa delle motivazioni della sentenza, auspichiamo perciò che in sede di applicazione della normativa sull’Auuf si addivenga a un completo rispetto e recepimento dei principi di eguaglianza e pari trattamento tra cittadini Ue ed extra-Ue ribaditi dalla pronuncia odierna, che riteniamo debbano trovare attuazione in tutte le prestazioni di sicurezza sociale, dunque – conclude – anche nel Reddito di Cittadinanza, in cui ancora permangono inaccettabili profili discriminatori” È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato l'impianto di tali norme lesivo del principio di eguaglianza e della tutela della maternità. (Collettiva)

L’incidenza della povertà tra le famiglie con almeno uno straniero in cui sono presenti minori è pari a 28,6%: in cifre, 300.000 famiglie. L’Italia non ha figli di serie A e figli di serie B o C. (Avvenire)