Forum Villa Miani 2025: a Roma il confronto su economia e futuro dell’Europa
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Analisi “La questione dei consumi” dell’Ufficio Studi Confcommercio: la spesa pro capite non tornerà neppure nel 2026 ai livelli del 2007, e per fortuna che ci sono i turisti stranieri… Giù le stime di crescita: +0,8% nel 2025 e +0,9% nel 2026. Alla ripresa economica continua a mancare un apporto incisivo dei consumi. È, in estrema sintesi, il quadro che emerge dall’analisi “La questione dei consumi” (link al documento in pdf), realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio e presentata nella conferenza stampa che ha aperto a Roma i lavori della ventiquattresima edizione del Forum “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”. (Confcommercio)
Su altri giornali
ROMA (ITALPRESS) – Questione dazi, consumi, geopolitica dell’energia, prospettive economiche per il 2025, il ruolo dell’innovazione e dell’Intelligenza Artificiale, il futuro dell’Europa. (OglioPoNews)
La Confcommercio rivede al ribasso le previsioni di crescita del Pil per il 2025 e 2026: +0,8% e +0,9% rispettivamente (da +0,9% e +1%) per le nuove incertezze globali: i dazi, l'instabilità dei mercati e la paura di perdere ricchezza. (il Giornale)
Si tratta di stime comunque più ottimistiche di quelle del governo, che nel Documento di finanza pubblica ha dimezzato la crescita al +0,6% per quest’anno rispetto alle previsioni dell’autunno scorso. (La Nuova Padania)

Anche la debolezza della domanda interna frena la crescita. Le stime dell’ufficio studi di Confcommercio sono leggermente più ottimistiche di quelle del governo (+0,6% per il 2025 e +0,8% per i due anni successivi) per alcuni fattori che secondo la confederazione rappresentano «solidi presupposti per consentire all’Italia di reggere l’urto»: l’inflazione sotto controllo, l’occupazione ai massimi, i redditi reali in aumento grazie ai rinnovo dei contratti. (Il Sole 24 ORE)
La scorsa settimana nel Def il governo ha dimezzato le sue proiezioni, attestandosi a +0,6% per quest’anno e +0,8% per il prossimo. Anche Confcommercio taglia le stime della crescita del Pil in Italia: +0,8% per il 2025 e +0,9% per il 2026, una revisione rispettivamente da +0,9% e +1% della precedente valutazione. (avantionline.it)
Nelle scorse settimane Bankitalia e Confindustria avevano già ritoccato i loro calcoli al ribasso. Anche Confcommercio taglia le stime della crescita del Pil in Italia: +0,8% per il 2025 e +0,9% per il 2026, una revisione rispettivamente da +0,9% e +1% della precedente valutazione. (RaiNews)