Stellantis, prolungato lo stop a Mirafiori: non si produrrà la 500 elettrica fino al primo novembre
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Ancora ferma Mirafiori. Stellantis «ha dovuto comunicare alle organizzazioni sindacali che la produzione della 500 Bev alle Carrozzerie dello stabilimento torinese prolungherà la sospensione delle attività fino al primo novembre. Persiste, infatti, la mancanza di ordini legata all'andamento del mercato elettrico in Europa che è profondamente in difficoltà, nonostante la 500e nei primi 8 mesi dell'anno rappresenti il 40% delle vendite nel segmento EV delle city car (Segmento A) in Europa». (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Le storiche carrozzerie di Mirafiori, a Torino, sono ferme: almeno fino al primo novembre, resta bloccata la produzione della 500 elettrica. «C’è una mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, che è profondamente in difficoltà», fa sapere Stellantis (Open)
La produzione di FIAT 500e non riprenderà il 14 ottobre, come previsto, ma slitterà al 1° novembre 2024. Gli ordini della vettura elettrica sono infatti così bassi da costringere FIAT ad almeno altre due settimane di stop. (DMove.it)
Tutto fermo fino al primo novembre, in una decisione giustificata da Stellantis con la bassa domanda di auto elettriche. Uno scenario macroeconomico che ha tutta l'aria di essere destinato a continuare nei mesi a venire. (Auto.it)
Ancora settimane di stop nello polo di Stellantis a Torino. Il gruppo ha dovuto comunicare ai sindacati che la produzione della 500 Bev alle Carrozzerie di Mirafiori prolungherà la sospensione delle attività fino al primo novembre. (La Stampa)
Nonostante la 500e rappresenti il 40% delle vendite nel segmento delle city car elettriche in Europa nei primi 8 mesi dell'anno, la domanda rimane insufficiente. (Tom's Hardware Italia)
E ora la Fiom torinese ha un’altra previsione preoccupante per Mirafiori: “Senza una ripresa dei volumi, gli operai del reparto Carrozzerie rischiano di lavorare 15 giorni da qui alla fine dell’anno”, avvisa Gianni Mannori, responsabile dei metalmeccanici Cgil nell’impianto. (Il Fatto Quotidiano)