Patto di stabilità: i “frugali” sfidano l’Italia di Draghi

Wall Street Italia ESTERI

La riforma del patto di stabilità è già nell’agenda del premier Mario Draghi che più volte ha confermato la necessità di ammorbidire le regole europee dopo il Covid

Il Patto di stabilità, secondo gli autori, avrebbe già sufficiente flessibilità e sarebbe, invece, più opportuno limitarsi a scorporare dal calcolo sul deficit gli investimenti “green”.

Nel frattempo, sul tavolo dell’Eurogruppo/Ecofin di Lubiana è stato depositato uno studio del think-tank Bruegel, nel quale l’esigenza di mettere mano alle regole fiscali viene giudicata come potenzialmente controproducente. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Gli investimenti da soli non bastano ma devono andare di pari passo con riforme strutturali che sono contenute nei Recovery plan E i membri Ue più fragili economicamente possono già iniziare a tremare. (LiberoQuotidiano.it)

Il documento austriaco ha ricevuto l’immediato appoggio olandese ed è stato sottoscritto dai ministri di sei Paesi: Finlandia, Slovacchia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia. Facendo tornare al centro del dibattito temi come la difesa del rigore che la realtà dei fatti ha da tempo mostrato fallaci (InsideOver)

"Durante l'autunno ci sarà il rilancio delle consultazioni, su un percorso realistico su sostenibilità e supporto alla ripresa", ha detto. E se guardiamo alle necessità di investimenti pubblici dei prossimi anni - ha proseguito - se siamo seri, e siamo seri, dobbiamo evitare quanto avvenuto con la crisi passate in cui, a varie riprese, gli investimenti pubblici sono finti a zero. (ilmessaggero.it)

Il cosiddetto Patto di stabilità e crescita limita i deficit di bilancio al 3 per cento del Pil e cerca di limitare il debito pubblico al 60 per cento. Ma questa clausola resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022, poi si tornerà a Patto di Stabilità, a meno che non ci sia una riforma. (EuropaToday)

Ossia le regole di bilancio che hanno riguardato i Paesi europei e l’Italia in particolare. E il terreno di battaglia è la riforma del Patto di Stabilità. (La Repubblica)

Sulla riforma del Patto di stabilità «c’è un atteggiamento di dialogo, nessuno, neanche i firmatari della lettera (i Paesi frugali, ndr), è intervenuto in modo chiuso. Il ministro si è detto però «tranquillo» che l’Ecofin troverà una soluzione «come sempre». (La Stampa)