Bonus 100 euro verso l’abolizione dal 2022: più peso alle detrazioni in busta paga

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Superata tale soglia, spetta una detrazione decrescente, da 97 euro circa a 80 euro, fino alla soglia dei 35.000 euro

Bonus 100 euro verso l'abolizione a partire dal 1° gennaio 2022: l'accordo sulla revisione dell'IRPEF prevede il superamento dell'ex bonus Renzi, assorbito da nuove detrazioni fiscali riconosciute in busta paga.

Bonus 100 euro verso l’abolizione dal 1° gennaio 2022: la revisione delle aliquote IRPEF si affiancherà ad una riformulazione delle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro. (Informazione Fiscale)

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Gli effetti della riforma. Il sistema fiscale italiano è ovviamente molto più complesso e per valutare gli effetti di una simile riforma il grafico sopra è insufficiente. Il grafico sotto mostra in maniera molto semplice questi cambiamenti: in blu vediamo lo scenario attuale, in rosso lo scenario post-riforma. (Econopoly)

Scettici anche i sindacati, che lamentano uno scarso coinvolgimento da parte del governo nella stesura della riforma Nelle intenzioni del governo, si tratta di un primo passo verso un’ulteriore riduzione delle aliquote a 3: 23%, 33%, 43%. (The Submarine)

Non si tratta, però, di una cattiva notizia, in quanto nonostante l’addio del bonus “Renzi” ci saranno comunque notevoli vantaggi per i lavoratori (e non solo). Va detto che al momento la rimodulazione delle aliquote Irpef sembra essere sbilanciata sui redditi medi e medio alti (Money.it)

La nuova curva delle detrazioni favorisce i redditi medio bassi ma anche le pensioni di anzianità, che per effetto della manovra avranno dei rialzi tra il 3 e il%. La maggior parte di questi fondi saranno destinati ad una riforma dell’Irpef, l’imposta progressiva sulle persone fisiche, e sull'eliminazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per partite iva e ditte individuali. (GenovaToday)

Il 75% del taglio Irpef riguarda il secondo e il terzo scaglione, a cui appartengono circa 21 milioni di lavoratori, con redditi che vanno dai 15mila ai 55mila euro all’anno. Per le due aliquote dei redditi dai 15mila ai 55mila euro, invece, le imposte scendono dal 27% e 38% al 25% e 35%. (il Giornale)

Lo scaglione che va da 28 a 55mila euro passerà dal 38% al 35%, mentre i redditi superiori ai 55mila euro passeranno direttamente al 43%. L’accordo prevede una riduzione fiscale: in particolar modo, le aliquote Irpef scendono da cinque a quattro. (Scuolainforma)