Strage Paderno Dugnano, 17enne interrogato di nuovo. Cade la premeditazione?

Strage Paderno Dugnano, 17enne interrogato di nuovo. Cade la premeditazione?
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Adnkronos INTERNO

"Non so darmi una spiegazione, sono molto dispiaciuto, non volevo uccidere". Sono le parole, riferite dall'avvocato Amedeo Rizza, che il 17enne di Paderno Dugnano, accusato della strage della famiglia, ha rivolto alle magistrate della procura per i minorenni di Milano che lo hanno nuovamente interrogato. Lo studente è accusato di omicidio volontario pluriaggravato per aver infierito, a colpi di coltello, contro il fratellino di 12 anni, quindi sulla madre Daniela e infine sul padre Fabio, 51 anni, compiuti sabato scorso, poche ore prima del triplice omicidio. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Poco prima della mattanza l’adolescente aveva quindi passato quella che doveva essere una serata come le altre. Aveva giocato alla Playstation con il fratellino, il 17enne che sabato sera – quando tutti dormivano – ha preso un coltello da carne dalla cucina e ammazzato tutta la sua famiglia. (Il Fatto Quotidiano)

Riccardo C., l'autore della tragedia ha confessato di non essersi "fermato", in quanto "sarebbe stato peggio". Ha anche spiegato che prima della strage lui e suo fratello minore avevano "giocato alla Playstation". (Il Giornale d'Italia)

Sono le parole, riferite dall’avvocato Amedeo Rizza, che il 17enne di Paderno Dugnano, accusato della strage della famiglia, ha rivolto alle magistrate della procura per i minorenni di Milano che lo hanno nuovamente interrogato. (Il Faro online)

Paderno Dugnano, partita alla Playstation poi le 68 coltellate: così il 17enne ha sterminato la famiglia

"Piano piano si sta rendendo conto di quanto accaduto": a Fanpage.it l'avvocato difensore Amedeo Rizza racconta il primo incontro in carcere avvenuto con il 17enne accusato di aver ucciso i genitori e il fratello di 12 anni nella loro casa di Paderno Dugnano (Fanpage.it)

Seguita a far discutere di sé l'orrendo delitto di Paderno Dugnano: delitto in cui un giovane diciassettenne ha di fatto sterminato l'intera sua famiglia. Al di là del gesto efferato, cruento e ingiustificabile, vi sono alcuni elementi stupefacenti, che meritano di essere sottoposti ad attenzione filosofica. (Il Giornale d'Italia)

" Quando avevo il coltello in mano ho iniziato, e da lì ho deciso di non fermarmi perché pensavo che sarebbe stato peggio. Non ricordo quante coltellate ho dato a mio fratello, erano tante ". È quanto avrebbe raccontato agli inquirenti Riccardo C. (il Giornale)