I Cherokee contro Jeep: “Non usate più il nostro nome”

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Il capo dei Cherokee ha chiesto al gruppo Stellantis, frutto della fusione tra Fiat-Chrysler e il gruppo francese Psa, di non usare più il nome della loro tribù per il suo più famoso modello di Jeep e di avviare un dialogo sul tema dell’appropriazione culturale.

“Penso sia arrivato il tempo in cui società e squadre non utilizzino più nomi, immagini e mascotte legati ai nativi americani”, ha detto Chuck Hoskin Jr. (Ticinonews.ch)

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Lo stabilimento di Belvidere (Illinois), dove viene prodotto il SUV Jeep Cherokee, sta licenziando 150 lavoratori. “Lo stabilimento di Stellantis a Belvidere in Illinois, sta riequilibrando i livelli di personale in quanto riallinea la produzione per soddisfare la domanda globale di Jeep Cherokee. (ClubAlfa.it)

Anche il Washington Football Team prima si chiamava "Washington Redskins (pelle rossa)", ma ha cambiato nome per lo stesso motivo. La risposta di Jeep agli indiani d'America. Negli ultimi otto anni (ovvero da quando il nome Cherokee è tornato nella gamma Jeep), la Cherokee Nation non ha mai detto esplicitamente che Jeep dovrebbe cambiare nome all'auto. (Motor1 Italia)

La richiesta è di Chuck Hoskin junior, il capo della tribù di nativi americani Cherokee, ed è destinata a finire sui tavoli dei dirigenti del gruppo Il capo dei Cherokee Stellantis, nato dalla fusione tra Fiat-Chrysler e il francesi di Psa. (IL GIORNO)

Chuck Hoskin Jr. infatti, che è il capo della Cherokee Nation, la più grande delle tre tribù Cherokee riconosciute dal governo federale degli Stati Uniti, ha inoltrato questo richiesta scritta alla redazione di Car and Driver. (Virgilio Motori)

Dopo una serie di polemiche e accuse di razzismo, di recente la squadra di football americano di Washington, i ‘Redkskins’, e quella di baseball di Cleveland, gli ‘Indians’, hanno cambiato i loro nomi per rispetto delle tribù dei nativi americani. (Corriere del Ticino)