Covid, ragazzo inventa sito di tracciamento: rifiuta 8 mln per venderlo

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > App Immuni, la bozza del decreto: dati cancellati entro il 2020. Covid, ragazzo inventa sito di tracciamento: rifiuta 8 mln per venderlo. Il sito include un programma che raggruppa numerose fonti di informazione affidabile come CDC , WHO e BNO News e si aggiorna ogni minuto.

Non sorprende che l’incredibile quantità di traffico diretto al sito Web di Schiffman abbia attirato aziende che hanno fame di spazi pubblicitari fertili. (Inews24)

Ne parlano anche altre testate

In un’intervista rilasciata a Business Insider ha parlato così:. “Ho solo 17 anni, non mi servono 8 milioni di dollari, non voglio diventare uno speculatore. A soli 17 anni crea un sito per tracciare il coronavirus: è l’invenzione di Avi Schiffmann, valutata 8 milioni di dollari. (Money.it)

Dal momento in cui è stato aperto, il sito ha contato circa 700 milioni di utenti attivi. Ha rifiutato un’offerta di 8 milioni: “Non voglio approfittarne”. Non solo scienziati in ambito sanitario si sono messi in prima linea per la lotta al coronavirus. (Zon.it)

Rifiuta 8 milioni di dollari per il suo sito di tracciamento del Covid-19. E invece che affidarsi alle entrate pubblicitarie, Schiffmann ha preferito aprire una sottoscrizione volontaria, pur di mantenere la sua autonomia. (Sardegna Live)

“Ho solo 17 anni, non mi servono 8 milioni di dollari, non voglio diventare uno speculatore“, ha dichiarato il 17enne alla stampa. Avi Schiffmann rifiuta 8 milioni. Una crescita esponenziale del sito di tracciamento del Covid-19 che ha messo addosso a Avi Schiffmann gli occhi di uomini d’affari. (News Mondo)

Il ragazzo è contento di aver creato uno strumento utile per le persone, al fine di monitorare l’andamento della pandemia con informazioni costantemente aggiornate e questo gli basta. Avete la mia parola su questo e io ringrazio ciascuno di voi per le vostre donazioni e per il vostro sostegno!”. (R101)

Da quando il suo sito è online, oltre 700 milioni di utenti unici lo hanno visitato. Ma non finisce qua, perché il giovane programmatore ha rinunciato anche ad un posto di lavoro alla Microsoft e ad investimenti pubblicitari. (ROMA on line)