Blog | Non basta un super-ministero a sciogliere i nodi della transizione ecologica

Il Sole 24 ORE INTERNO

Dieci anni dopo le connessioni Internet sono già 400 milioni, oggi – a 30 anni di distanza – sono 4 miliardi.

Per inciso, la compagnia mineraria è stata condannata a risarcire le comunità locali con 29 milioni di dollari.

Oltretutto, dopo essersi dimezzati in pochi anni all’inizio dello scorso decennio, i costi di produzione sembrano assestarsi, come avviene per qualsiasi tecnologia matura.

Poi, più nello specifico, ci sono altri due nodi problematici: la decarbonizzazione del settore agricolo e il protezionismo verde. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Lo dice il ministro Roberto Cingolani dopo il Cdm che ha dato il via alla nascita del nuovo ministero (LaPresse) – “Voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del Ministero: MiTE. (LaPresse)

(LaPresse) – “Nasce il Ministero della Transizione Ecologica. Roma, 26 feb. (LaPresse)

Così Stefano Patuanelli, ministro dell’Agricoltura, su Facebook Roma, 26 feb. (LaPresse)

Cingolani da una parte si riferisce alla necessità di considerare i “costi del progresso” come misura della sostenibilità dello sviluppo tecnologico Compito non facile, quindi, quello di Cingolani, che richiederà una visione coerente e ampia delle questioni in ballo nel processo di transizione ecologica. (Money.it)

Il tema è come usare il potere regolatorio degli Stati, e le loro risorse, per fare quelle azioni di riequilibrio che il mercato capitalista non sa e non può fare in autonomia. Molto è compromesso, certamente ancora tanto si può fare. (Altreconomia)

Con “Transizione ecologica. In Italia il nuovo ministero della Transizione ecologica è ai nastri di partenza. (Vita)