Prevost, l’abito fa il Papa. C’è l’impronta di Trump

Prevost, l’abito fa il Papa. C’è l’impronta di Trump
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la Repubblica ESTERI

Caro Merlo, dunque Prevost non è un magnaccione che svuota i frigobar e spazzola carciofi nelle trattorie di Borgo Pio. Oppure la sorpresa è che cambiando l’abito cambia il monaco? Laura Traverso, Genova Adesso che è Papa, ha due lauree e almeno un dottorato, è poliglotta, spiritoso ma fine, gioca al tennis e fa lunghe nuotate, è nordamericano, ma anche peruviano, è anti Trump ma rispettosame… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

È come se avesse messo direttamente il dito nella piaga». «Adesso ci sono due Americhe», dice Stefano Stefanini, editorialista de La Stampa e diplomatico di lungo corso. (La Stampa)

Il vento di Roma che fa impazzire il Maga

A parti rovesciate, l’ascesa al trono di Pietro del porporato di Chicago ricorda l’elezione del primo presidente cattolico negli Usa, agli inizi degli anni 60. La candidatura di John Kennedy era considerata impensabile allora, in un paese a granitica egemonia protestante. (Il Manifesto)