Arresti di massa a Hong Kong: 53 attivisti pro-democrazia in manette. Ue: “Vengano liberati”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

“L’operazione odierna prende di mira gli elementi attivi che sono sospettati di essere coinvolti nel crimine di rovesciare o interferire (e) distruggere seriamente l’esecuzione legale dei doveri del governo di Hong Kong“, ha detto John Lee, ministro della sicurezza di Hong Kong, in un conferenza stampa.

Questi arresti di massa sono stati la più grande mossa contro il movimento per la democrazia di Hong Kong da quando la legge è stata imposta da Pechino lo scorso giugno per reprimere il dissenso nel territorio semi-autonomo. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

E' stata una misura necessaria, ha affermato in conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, secondo cui l'unico danno fatto "è stato a quel tipo di libertà di alcune forze esterne e di individui in collusione tra loro nel tentativo di danneggiare la stabilità e la sicurezza della Cina". (Rai News)

Lo hanno confermato i partiti politici e una fonte della Polizia locale. La Cina difende l’operazione: misura necessaria. Tuona Antony Blinken, scelto Joe Biden come futuro leader della diplomazia: “È un attacco a chi difende i propri diritti, Usa al fianco del popolo di Hong Kong”. (Il Sole 24 ORE)

Arrestati nei giorni scorsi Hong Kong: rilasciati su cauzione oppositori arrestati. Mike Lam King-nam, il rilascio, Hong Kong (AP Photo/Kin Cheung). Condividi. Sono stati rilasciati sotto cauzione e senza accuse 52 dei 55 oppositori e attivisti di Hong Kong arrestati nei giorni scorsi. (Rai News)

La portavoce Hua Chunying ha poi aggiunto che «questo tipo di mossa sarà sicuramente punita dalla storia». I media locali hanno riferito che in mattinata anche a Tam Tak-chi, attivista in custodia per sedizione, è stata contestata la sovversione. (Corriere del Ticino)

Hong Kong, prosegue il giro di vite: Joshua Wong accusato di sovversione. Situazione sempre più tesa nell'ex colonia britannica. L'accusa di sovversione per lo studente, che è uno dei volti più noti della protesta nell'ex colonia britannica, è stata formulata in base alla tanto contestata legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino (Rai News)

L’accusa è quella di avere «organizzato e partecipato» la sovversione dei poteri dello Stato, in base all’ art.22 della legge sulla sicurezza nazionale. Secondo Steve Li, sovrintendente senior della polizia, sono stati perquisiti 72 luoghi diversi e notificati ordini di consegna di materiale utile alle indagini a 4 società. (Open)