Padova, inchiesta sui test rapidi per il Covid. Zaia: “Fiducia a Flor”

il Resto del Carlino INTERNO

Secondo quanto appreso dal Corriere del Veneto, l’ipotesi di reato sulla quale si sta procedendo è frode in pubbliche forniture.

Non vedo di cosa preoccuparmi, i test rapidi sono stati distribuiti anche dal Governo.

I rapidi sono stati un di più rispetto ai molecolari, che comunque non abbiamo mai smesso di fare"

L'ipotesi da verificare, in sostanza, è se i test rapidi possano aver dato una percentuale di falsi negativi più alta di quella promessa, favorendo la circolazione di soggetti, soprattutto nelle Rsa, che in realtà potevano non essere negativi al virus (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Sarebbe stato più opportuno seguire l’esempio dell’Inghilterra,. «che solo dopo aver vaccinato il 70 per cento della popolazione si è permessa timide riaperture. Sempre sulla vaccinazione, Crisanti aggiunge:. (IlNapolista)

"Di questo passo non è pessimistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata, ma assai realistico". Da una parte ci sono le restrizioni dei mesi scorsi, che per altre due o tre settimane modereranno la curva, ma dall'altra arrivano i nuovi contagi dovuti alle riaperture, agli aperitivi, alle visite agli amici e alle scuole, i cui risultati rimarranno invisibili per qualche tempo ed esploderanno a fine maggio. (ParmaToday)

A detta del prof. Crisanti il nostro governo avrebbe dovuto avere maggiore prudenza, seguendo «l'esempio dell'Inghilterra, che solo dopo aver vaccinato il 70 per cento della popolazione si è permessa timide riaperture» Ma quest'idea sarebbe comunque inadeguata ed insufficiente, poiché «la dinamica del virus è complessa. (VeronaSera)

L'ipotesi da verificare, in sostanza, è se i test rapidi possano aver dato una percentuale di falsi negativi più alta di quella promessa, favorendo la circolazione di soggetti, soprattutto nelle Rsa, che in realtà potevano non essere negativi al virus Il microbiologo dell'Università di Padova sarebbe tra le persone già ascoltate dagli investigatori. (ilgazzettino.it)

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: E’ di nuovo la Campania la regione con più casi covid in Italia. “L’intensità di un’evitabile ulteriore ondata – osserva Crisanti – dipenderà dal ritmo della vaccinazione e dall’azione della variante inglese o di altre mutazioni, come quella indiana. (Cronache della Campania)

Le varianti arrivano tutte, ce ne sono migliaia, non so quante siano, affrontiamo giorno dopo giorno questi aspetti, però si va avanti». La variante indiana, peraltro già registrata in un paio di casi nei dintorni di Firenze, arriva anche in Veneto (La Gazzetta di Reggio)