Covid in Umbria, altro record di contagi: +327 in 24 ore. I ricoveri raggiungono quota 129

Corriere dell'Umbria INTERNO

Altri 14 ricoverati: sono 129 i pazienti Covid negli ospedali regionali.

Segnalati ancora ritardi sul tracciamento dei contatti, passaggio fondamentale per risalire ai potenziali contagi attraverso i test molecolari.

Sono i dati forniti dalla Regione Umbria.

L'umbria, stando ai dati certificati dalla Fondazione Gimbe, si conferma la regione con il tasso di incremento dei casi più alto d'Italia.

18 ottobre 2020 a. (Corriere dell'Umbria)

Su altri giornali

In caso di ulteriore aumento degli ospedalizzati, c’è la possibilità. di individuare un altro Covid hospital da scegliere tra Città di Castello, Orvieto, Foligno e Branca. Sono 25 in più in un sono giorno che raggiungono la quota di 115, di questi 16 sono in terapia intensiva, uno in più rispetto a venerdì. (Umbria Journal il sito degli umbri)

E’ questa la richiesta avanzata in sede di Conferenza Stato/Regioni dalla presidente Donatella Tesei insieme a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e Sardegna. Le capienze devono rientrare in ogni caso nel limite massimo del 15% del totale consentito dall’impianto. (Il Messaggero)

I guariti nelle ultime 24 ore sono 26 (2.214 in tutto). Nuovo record di contagi al Covid-19 in Umbria: sono 327 i casi accertati nelle ultime 24 ore, secondo i dati ufficiali della Regione aggiornati al 18 ottobre. (LA NAZIONE)

E pare che il governo ci stia pensando. Le richieste delle Regioni italiane. E le richieste delle Regioni, espresse attraverso la conferenza con lo Stato, sono state chiare e unitarie: chiusura delle scuole superiori e delle università per 15 giorni. (umbriaON)

Il nosocomio di Pantalla già tornato in assetto anti pandemia: sono stati riallestiti trenta posti di degenza per pazienti di media intensità. Marina Rosati 18 ottobre 2020 a. a. a. L’ospedale di Spoleto da riconvertire in struttura Covid, ma con una parte dei servizi che restano attivi. (Corriere dell'Umbria)

Da qui la proposta unitaria avanzata ieri dalla Conferenza delle Regioni di uno stop di due settimane all’attività di scuole superiori e università. I centri commerciali, gli spazi della movida, i bus, le scuole superiori e le università sono i luoghi su cui viene concentrata l’attenzione. (Il Messaggero)