Stangata energia, l’allarme delle piccole e medie imprese italiane: “Costretti a lavorare di notte per abbatt…

La Stampa ECONOMIA

Tra tutti i paesi dell'Area euro, infatti, si legge ancora nella nota, solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6%)

«Un'ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese.

Anche nel confronto con l'Europa le pmi italiane sono quelle che pagano di più in termini di costi energetici.

E ormai, annota ancora Cgia, "si lavora di notte": una scelta, si legge ancora nel Report che molte pmi hanno deciso di introdurre o potenziare «per abbattere i costi energetici». (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Tra tutti i paesi dell’Area euro solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6%). Per quella del gas, invece, se in Italia l’incidenza percentuale della tassazione sul costo totale a carico delle Pmi è del 27%, nell’area euro si attesta al 25% (L'Opinionista)

Quando si analizza il costo del gas, invece, tra i Paesi dell'Area euro le Pmi italiane sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più elevata Secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al primo semestre 2021, infatti, le piccole aziende pagano l'energia elettrica il 75,6% e il gas addirittura il 133,5% in più delle grandi. (AGI - Agenzia Italia)

Anche in Europa le Pmi pagano di più. Concentrando l’attenzione solo sulle piccole imprese, dal confronto con le realtà produttive europee di pari dimensione emerge che in Italia i costi energetici sono tra i più elevati “Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è un’ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese. (La PekoraNera)

Ci sono imprese che pagano luce e gas uno sproposito rispetto ad altre. Leggi anche: Bonus casa 2022: quelli senza antifrode e quelli che te la fanno acquistare. Per le piccole industrie sopravvivere diventa più difficile (iLoveTrading)

“Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per il 2022 è di 37 miliardi”. (America Oggi)

Tra i settori più colpiti ci saranno ovviamente i maggiori consumatori di energia tra cui il ramo della logistica e dei trasporti. L’aumento dei costi di produzione dovuti ai rincari registrati nel periodo attuale sono i più alti degli ultimi 15 anni e a cascata ricadono su settori fortemente interconnessi. (TCE Magazine)