La guerra commerciale la sta vincendo la Cina, almeno su TikTok

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Dopo i dazi di Trump, si sono moltiplicati sulla piattaforma i video di commercianti cinesi che invitano gli americani a scoprire cosa e come si produce in Cina. Un fenomeno interessante, che ha anche a che fare con il made in Italy. Lo scorso 2 aprile, il Liberation Day annunciato da Trump ha causato l’ennesimo shock collettivo – delle borse, dei titoli di stato, dei media – gettando governi ed economisti nel panico. (Rivista Studio)
Su altre testate
Le aziende asiatiche raggirano i dazi di Trump promuovendo la vendita diretta di esclusive borse di lusso, a prezzi stracciati su Tik Tok. La confessione di un produttore: “Più del 90% del prezzo è per il logo” (Sky TG24)
Una borsa Hermès, Louis Vuitton o Prada può arrivare a costare anche centinaia di migliaia di euro. Per molti, il prezzo riflette l’artigianato europeo, la qualità dei materiali e una tradizione manifatturiera secolare. (Euronews.com)
Molti prodotti di lusso, dalle borse alle scarpe, dai cosmetici all’abbigliamento, sono oggi realizzati in Cina, spesso dagli stessi artigiani e con materiali identici a quelli dei brand di fascia alta, ma privi del logo, con prezzi notevolmente inferiori rispetto al dettaglio. (Corriere della Sera)

I dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump hanno già avuto ripercussioni inaspettate in diversi settori, da Hollywood ai sex toys. Ma l'ultima bizzarra conseguenza del tira e molla sulle tasse alle importazioni dalla Cina è stata la repentina ascesa negli Stati Uniti di un'applicazione di ecommerce finora semi-sconosciuta: DHgate. (Wired)
La recente guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti ha riacceso la vecchia diatriba sul Made in China nel panorama del lusso, alimentando voci e sospetti su quanto i grandi gruppi della moda dipendano in realtà dalle manifatture cinesi. (nss magazine)
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha trovato un nuovo campo di battaglia: i social media. (Tgcom24)