Musk e Zuckerberg, dal capitalismo digitale al fascismo delle piattaforme
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Ora che anche Mark Zuckerberg, dopo Jeff Bezos, è salito sul carro del vincitore Trump, nominando un uomo a lui molto vicino come Joel Kaplan ai vertici di Meta, il gigante dei social network, al posto del progressista Clegg, il quadro dei poteri e degli interessi che vanno accomodandosi intorno al nuovo presidente si completa e si definisce. E impone un esame non superficiale dei tratti generali assunti dal capitalismo contemporaneo. (il manifesto)
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Addio lotta alle fake news, John Elkann nel board di Meta, «non vedo l’ora di lavorare» con il presidente: Zuckerberg si allinea a Trump, le piattaforme digitali sono tutte a destra. Starlink in Italia, per Salvini «un’opportunità», per Musk «è fantastico», l’opposizione si infuria (il manifesto)