Trump li spaventa? E i ricchi tornano in Svizzera

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Il tornado-Trump sta spingendo i ricchi americani a riscoprire la Svizzera, storica cassaforte del mondo, nonostante la sua proverbiale segretezza bancaria sia ormai un ricordo del passato. Una recente inchiesta del Financial Times ha rivelato infatti un crescente interesse da parte di clienti statunitensi verso banchieri privati, family office e società di gestione patrimoniale con sede nella Confederazione. (panorama.it)
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Una risposta a tono ma garbata, quindi, che era però solo l’incipit col quale il responsabile del Dipartimento federale dell’economia (e quindi fra i più coinvolti dall’offensiva di Donald Trump contro il commercio internazionale) ha sottolineato durante una conferenza stampa come la Confederazione si è mossa dopo che Washington aveva preannunciato tributi doganali nei confronti della Svizzera fra i più pesanti di tutti. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Trotta, in ogni caso, si lancia in alcune previsioni o, se preferite, analisi: «Vediamo che in entrata, a livello turistico, gli Stati Uniti stanno registrando un calo importante. È vero che, per l’economia americana, il turismo non è così centrale ma i primi numeri indicano meno presenze di canadesi o, venendo all’Europa, di danesi». (Corriere del Ticino)
1 minuto La popolazione svizzera si dice nettamente contraria ai dazi (tvsvizzera.it)

Il “Washington Post” ha scritto che è stata lei a convincere il presidente americano a sospendere i dazi citando anche l’esportazione di orologi: "Se davvero fossi stata io a convincerlo, allora lo chiamerei tutti i giorni. (Ticinonews)
Gli Stati Uniti restano una delle mete pasquali preferite, anche se l’inquilino della Casa Bianca non si sta prodigando in simpatia, mettendo e togliendo dazi a destra e a sinistra e rendendo un po’ più spinoso l’ingresso nel Paese. (Corriere del Ticino)
Ieri, in un'intervista rilasciata all'agenzia Keystone-ATS, la consigliera federale ha detto che il presidente Trump esaminerà la situazione della Svizzera e si metterà poi in contatto con la Confederazione. (Corriere del Ticino)