Joao Pedro e altri due oriundi in Nazionale: via libera della Figc

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25 Novembre 2021. Il presidente della Figc Gravina ha parlato dopo il Consiglio Federale: "Accordi con la A per i playoff?

Il presidente della Figc Gabriele Gravina dopo il Consiglio Federale ha aperto al possibile arrivo di giocatori oriundi per rinforzare la rosa della Nazionale, che a marzo affronterà gli spareggi per il Mondiale in Qatar.

Stanno lavorando su tre posizioni (Joao Pedro del Cagliari, Luiz Felipe della Lazio e Ibanez della Roma ndr) e sono a buon punto. (Sportal)

Ne parlano anche altre testate

Ma il sistema calcio ha risposto bene rispetto alla media di vaccini del Paese”. Stiamo lavorando a 360° su tre profili. (alfredopedulla.com)

"Gli uffici di Club Italia si interessano a 360° di tutti i calciatori che possono far parte dei convocabili. Noi risolviamo il problema della regolarizzazione formale, poi spetterà al tecnico valutare se chiamarli o meno" - le parole di Gravina (LAROMA24)

Una scelta complicata per chi ha ancora la possibilità di essere convocato dal paese d'origine, ovvero il Brasile, con il romanista che pare essere davvero tra i papabili per un ruolo nella squadra di Tite. (Tutto Napoli)

Oltre a Joao Pedro, si lavora per completare la documentazione dei difensori Roger Ibanez (Roma) e Luiz Felipe (Lazio) La FIGC sta lavorando per completare la documentazione così da mettere potenzialmente a disposizione del ct Roberto Mancini tre nuovi convocati. (Milan News)

Alla domanda sul punto della situazione Joao Pedro, primo calciatore in lista per la naturalizzazione, Gravina ha replicato: "Joao Pedro in Nazionale per i playoff dei Mondiali? Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito della naturalizzazione di alcuni calciatori oriundi, che potrebbero diventare convocabili per l'Italia. (Il Romanista)

Sarà una scelta da prendere con molta attenzione, perché una volta fatta non si potrà più tornare indietro Il difensore giallorosso potrebbe presto vestire Azzurro. Non c’è tempo da perdere. (Siamo la Roma)