Il senatore di Fratelli d'Italia Raffaele Speranzon e i suoceri musulmani: «Bimbi in moschea? Conoscersi è essenziale ma il gesto religioso non va banalizzato»

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Corriere del Veneto INTERNO

«Non ho nulla contro il dialogo, anzi. Penso che la conoscenza reciproca, in particolare quella approfondita delle culture diverse, eviti incomprensioni e di conseguenza conflitti inutili, odi e rancori. Ogni dialogo, però, e questo ritengo sia fondamentale ribadirlo, deve essere costruito sulla reciprocità». Raffaele Speranzon, senatore di Fratelli d’Italia, interviene nell’acceso dibattito che va avanti ormai da giorni sulla scelta di una scuola di Ponte della Priula, frazione di Susegana (Treviso) di portare i piccoli alunni in una visita guidata in moschea (Corriere del Veneto)

La notizia riportata su altri giornali

Lo fa da leghista delle prima ora, lasciando in ufficio la casacca istituzionale per indossare la felpa salviniana. Il sindaco di Cinisello balsamo, un tempo impegnato unicamente a girare la città per inaugurazioni di negozi, saluti istituzionali a conferenze, selfie nelle sagre patronali e tanto altro, ora entra a tutti gli effetti nella competizione in vista delle future elezioni politiche. (lacittadelnordmilano.it)

Chi scrive, agnostico di lunga pezza, ha sempre dubitato che questi germi positivi possano scaturire dall’insegnamento ministeriale obbligatorio dell’ora di religione, ma, non di meno, ha sempre ritenuto che il mondo occidentale, Italia compresa, si sia retto sul pilastro del cristianesimo, che ha prodotto un patrimonio culturale ed artistico ineguagliabile rispetto ad altre realtà del globo. (La voce del Trentino)

«Durante la visita nel nostro centro culturale la scolaresca ha esplorato diversi spazi, l’imam ha illustrato alcuni principi fondamentali dell’Islam, tra cui la preghiera rituale, mostrandone i gesti. (Corriere del Veneto)

La preghiera dei bimbi in moschea, l'Imam: 'Momento vissuto con leggerezza e spirito di aggregazione'

E nessuno si deve permettere di metterci becco». È un coro unanime e trasversale quello che parte dalle famiglie della scuola dell’infanzia di Ponte della Priula, finite nella bufera mediatica per la visita in moschea dei piccoli alunni di qualche giorno fa. (Corriere del Veneto)

Sono i titoli dei quotidiani di destra sulla vicenda della scuola dell’infanzia paritaria (cattolica) di Ponte Priula, in Veneto, accusati dai politici al governo di aver portato dei bambini in una moschea, di aver parlato con un imam, di aver approfondito la religione islamica, di aver fatto “un compito di realtà” – ovvero capire come avviene una preghiera per Allah. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente del centro islamico Emanet di Susegana, l'Imam Avnija Nurcheski, ha rotto il silenzio sulle polemiche incandescenti e balzate anche sulle cronache nazionali sulla visita dello scorso 30.. (Virgilio)