Ddl Zan, al Senato presentati mille emendamenti, Faggi (Lega): “Se Dio ci avesse voluti molteplici e diversi potremo cambiare il nostro sesso da soli”

il Dolomiti INTERNO

Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un Lgbt non gli chiedono se è sieropositivo e se fa la profilassi?”

Su Twitter intanto il deputato leghista Claudio Borghi risponde a chi gli chiede se ha effettuato la vaccinazione anti-Covid: “Perché non chiedono ad un omosessuale se è sieropositivo?”. ROMA.

“I 700 emendamenti presentati dalla Lega – ha scritto su Twitter il deputato del Pd Alessandro Zan, primo firmatario del disegno di legge – sono il chiaro tentativo di affossare la legge. (il Dolomiti)

Su altre testate

Si è andati alla conta degli emendamenti e, inevitabilmente, anche a quella delle ore di tempo rimaste ai lavori del Senato prima della pausa estiva. di Alessandra Arachi. Sono mille le proposte di correzioni, quasi 700 soltanto quelle della Lega, i tempi sono sempre più stretti. (Corriere della Sera)

Antonella Faggi ha riportato il suo intervento anche sui canali social. Antonella Faggi si è detta determinata a non arretrare di un passo. (Bufale.net)

Dopo il suo intervento di ieri in Aula, nel corso della discussione del Ddl Zan, la senatrice della Lega Antonella Faggi non arretra di un passo: "Siamo sotto questa volta celeste - dice all'AdnKronos - e se Dio ci avesse voluto 'altalenanti' ci avrebbe fatto in modo diverso". (Adnkronos)

Se ieri avessero ascoltato tutto il mio discorso, le mie parole avrebbero avuto significato pieno e non "surreale", come qualcuno ha detto. Touché e qualcuno non sa come rispondere, perché non ci si può spingere oltre il buon senso» (LeccoToday)

Continua il confronto in Senato sul ddl Zan. E alla fine la conferenza dei capigruppo si arrende al calendario fitto del Senato, e il testo sull’omotransfobia dovrebbe slittare a dopo la pausa estiva. (Avvenire)

«Mi attaccano – spiega – perché ho toccato un nervo scoperto». Faggi accusa chi ha preso «due parole da un discorso articolato» e poi ne ha fatto un titolo: «quanto detto può sembrare surreale, ma non lo è». (Open)