Payback sanitario, no del del Tar ai ricorsi

Payback sanitario, no del del Tar ai ricorsi
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Il Resto del Carlino INTERNO

Nuovo rinvio e si complica la vicenda del payback sanitario. E ora sulla sanità incombe la minaccia di uno stop alle forniture di dispositivi medici agli ospedali, ipotesi paventata da Fifo – Confcommercio. La dura reazione è conseguente alla decisione Tar del Lazio, che proprio ieri ha respinto i ricorsi presentati dalle aziende fornitrici contro il payback sui dispositivi medici poiché se ne dovrebbe occupare il giudice civile. (Il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

La sentenza, che conferma l’obbligo per le aziende di versare quanto dovuto per lo sforamento del tetto di spesa negli anni 2015-2018, viene vista da molti come un colpo durissimo per il comparto biomedicale, in particolare in Emilia-Romagna, dove il settore rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale. (La Pressa)

Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi dei produttori di dispositivi medici contro il payback e adesso si apre una partita da circa tre miliardi di euro che il governo è costretto a gestire, tenendo presente che le Regioni aspettano i soldi e che le aziende produttrici sono sul piede di guerra, protestano duramente contro la misura e dicono di non riuscire a pagare, ipotizzando stop alle fornitur… (la Repubblica)

Lo afferma Gennaro Broya de Lucia (nella foto), presidente di Conflavoro Pmi sanità, che aggiunge: “Il tribunale ha stabilito tre punti chiave: le imprese erano consapevoli della normativa sul payback e potevano organizzarsi; il meccanismo non incide formalmente sugli appalti pubblici, anche se ne altera la sostenibilità economica; le contestazioni contro i provvedimenti regionali vanno presentate al giudice ordinario, non al Tar”. (Milano Finanza)

Dispositivi medici: il Tar del Lazio respinge i ricorsi delle imprese

Dispositivi medici: imprese, ricorso a Consiglio di Stato contro sentenza Tar (Il Sole 24 ORE)

Lo strumento del payback dispositivi medici è stato fin da subito contestato dalle imprese del settore che hanno ritenuto inaccettabile che debbano essere le stesse imprese private a ripianare una parte dei debiti per l’acquisto dei dispositivi medici accumulato dalla pubblica amministrazione, che, per inciso, ammonta a circa 2,1 miliardi di euro, poi ridotto al 48%, per le sole annualità dal 2015 al 2018. (VastoWeb.com)

Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dalle aziende contro il payback sui dispositivi medici. Le imprese si erano appellate al tribunale amministrativo contro la norma, ritenuta “illegittima e penalizzante”, che prevede il versamento di oltre un miliardo di euro per lo sforamento dei tetti di spesa nel periodo 2015-2018. (Il Sole 24 ORE)