Dazi, Trump: no cambio idea ma flessibile

Dazi, Trump: no cambio idea ma flessibile
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri articoli:
RaiNews ESTERI

"Non cambio idea, ma sono flessibile". Così il presidente Usa Trump riguardo alla sua politica dei dazi. "Non voglio danneggiare nessuno", afferma rispondendo ai giornalisti nello Studio Ovale Trump ribadisce: "Imporrò dazi sul settore farmaceutico in un futuro non molto distante". E assicura: "I mercati saranno molto forti, una volta che si saranno abituati ai dazi". Poi parlando delle relazioni commerciali con Bruxelles: "L'Ue deve venire al tavolo dei negoziati e sta cercando di farlo. (RaiNews)

Ne parlano anche altre testate

Il presidente Trump annuncia i dazi nel Giardino delle Rose della Casa Bianca il 2 aprile - Ansa (Avvenire)

Il presidente statunitense ha scritto un post su Truth in cui si legge: "Nessuno se la cava per le inique bilance commerciali e le barriere tariffarie non monetarie che altri Paesi hanno usato contro di noi, soprattutto la Cina che, di gran lunga, ci tratta peggio! Venerdì non è stata annunciata alcuna "eccezione" tariffaria. (TGLA7)

La divisione tra i fedelissimi di Donald Trump sulle tattiche protezionistiche è ormai in campo aperto. Dal 21 aprile, lunedi di Pasquetta e fino al 26 aprile, si terranno a Washington le riunioni di… (la Repubblica)

Trump avverte: "Nessuno si salva da dazi americani"

I fronti aperti sono diversi e ha bisogno di raggiungere qualche risultato nel breve periodo per dimostrare alla propria base elettorale di avere una strategia chiara. Perché i piccoli malumori interni e i primi segnali di una perdita di consenso non possono essere sottovalutati. (Domani)

Cosa non positiva per tutti noi, intendiamoci. Da una guerra al mondo intero, isole dei pinguini comprese, quella di Trump è adesso diventata piuttosto una regolazione di conti con la Cina. (L'Eco di Bergamo)

“Nessuno se la cava per gli ingiusti rapporti commerciali e per le barriere tariffarie non monetarie che altri Paesi hanno usato contro di noi, soprattutto la Cina che, di gran lunga, ci tratta peggio. (ildenaro.it)