Rai, ok ad alcune nomine ma il cda si spacca: Salini va sotto su 4 direttori - Il Mattino.it

«La Rai, la più grande azienda culturale del Paese, continua ad essere mal gestita, perde pubblico e soprattutto autorevolezza.

Questa - a quanto si apprende - la valutazione dell'ad della Rai Fabrizio Salini, dopo il cda che si è tenuto a Viale Mazzini.

L'ad Rai Fabrizio Salini va sotto sulle nomine di quattro direttori su otto e di 6 direzioni su 11.

Parere favorevole del cda Rai solo ad alcune delle nomine alla guida delle reti e alle nuove direzioni di genere, proposte dall'ad Salini. (Il Mattino)

La notizia riportata su altre testate

Una situazione che anche gli storiografi delle faccende Rai stentano a rintracciare negli annali. Le nomine passano e il Piano va avanti ma nessuna unanimità e maggioranze molto risicate. (Corriere Delle Alpi)

Idem per Duilio Giammaria: proposto per guidare la direzione 'Documentari' avrebbe ricevuto il parere favorevole di Laganà, Coletti e Salini, l'astensione di Rossi, Borioni e Foa, il parere negativo di De Biasio. (Adnkronos)

L’amministratore delegato della Rai aveva infatti prefigurato prima di Natale di voler procedere solo con le nomine dei vertici delle reti, non toccando i direttori dei telegiornali. Le nomine per le direzioni dei Tg sono attese dopo le consultazioni elettorali in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio. (Il Riformista)

Assediato dallo scontento quasi generale (quello del Pd è poi alle stelle), Fabrizio Salini per salvare la poltrona di ad della Rai si affida al signor Rossi. Insomma, un gruppo che di strada ne ha fatta tanta, e che ora viene catapultato da Salini nelle poltrone che contano. (Lettera43)

Stefano Coletta alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento di prime time, Ludovico Di Meo alla guida di Rai2 e della direzione Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura. (L'HuffPost)

Saperne di più è una tua scelta. (La Repubblica)