"L’alternanza con la Dad ci ha danneggiato" Adesso speriamo di reggere fino a giugno"

il Resto del Carlino INTERNO

Con la regione tornata in zona arancione le lezioni in presenza sono riprese in tutti i plessi al 50 per cento.

Pronta per la riapertura la preside Alessandra Rucci che ha sottolineato come "questa è la terza riapertura, speriamo di reggere fino a giugno"

Mezzi sorrisi e occhi assonati ieri all’istituto Savoia-Benincasa di via Marini per il ritorno a scuola degli studenti delle superiori.

(il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Il 60% degli utenti è contro il “tutti promossi” [ESITO SONDAGGIO] Di. Si tratta del risultato del sondaggio condotto da Orizzonte Scuola che ha visto oltre 11 mila utenti partecipare alla breve rilevazione. (Orizzonte Scuola)

“E’ fatta salva, inoltre, la possibilità nelle zone interessate dal presente provvedimento, di attendere in fila all’esterno, nel rispetto del previsto distanziamento interpersonale di almeno un metro, prima di accedere all’interno degli esercizi commerciali”. (Monrealelive.it)

Per recuperare questi deficit, la scuola ha bisogno di un piano organico e di lungo periodo, che accompagni fuori dall’emergenza e faciliti il recupero innanzitutto della dispersione, ma anche di partecipazione, motivazione, conoscenze e competenze. (Agenda Digitale)

Il Premier raccomanda: seguire le linee guida indicate dal Ministero della Salute e usare il vaccino AstraZeneca per coloro che hanno più di 60 anni di età. In termini più pratici: se qualcuno volesse essere vaccinato sotto i 60 anni non è qualcosa che va contro le evidenze scientifiche (Tecnica della Scuola)

I genitori di chi è tornato a scuola mercoledì mattina pensa comunque ai ragazzi di medie e superiori» «La dad non mi piaceva per niente — dice Lorenzo, 9 anni, delle Armandi Avogli —, sono felicissimo di essere tornato a scuola». (Corriere della Sera)

"A fronte della comunicazione inviata ai genitori – dice il consigliere Cristina Forconi – che crea problemi logistici alle famiglie, oltre a privare gli alunni di altri tre giorni di scuola in presenza, le domande che sorgono sono molteplici. (La Nazione)