Al Sant’Anna una nuova cura per la maculopatia

Al Sant’Anna una nuova cura per la maculopatia
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri articoli:
il Resto del Carlino SALUTE

Una nuova terapia genica sperimentale è stata eseguita al Sant’Anna per il trattamento della maculopatia legata all’età. La prima paziente sottoposta a questa procedura è stata una signora di 76 anni affetta da questa patologia (nella forma di tipo “umido”), una delle principali cause di perdita visiva negli anziani. La malattia interessa più di un milione di soggetti solo in Italia e compromette la visione centrale, con un impatto significativo sulle normali attività della vita quotidiana come la lettura e la guida. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre testate

Una nuova terapia genica sperimentale è stata eseguito al Sant’Anna di Cona per il trattamento della maculopatia legata all'età. La prima paziente sottoposta a questa procedura è stata una signora di 76 anni affetta da questa patologia (nella forma di tipo ‘umido’), una delle principali cause di perdita visiva negli anziani. (FerraraToday)

Aneurisma aortico, a Modena usata nuova protesi: è la prima volta in Europa La protagonista di questa svolta medica è una donna di 76 anni, colpita dalla forma più aggressiva di maculopatia, quella ‘umida’, è anche la meno comune (circa il 15% dei casi), ed è causata dalla formazione di vasi sanguigni anomali al di sotto della retina. (il Resto del Carlino)

La malattia interessa più di un milione di soggetti solo in Italia e compromette la visione centrale, con un impatto significativo sulle normali attività della vita quotidiana come la lettura e la guida. (Estense.com)

Torrette all’avanguardia. Rischio cecità negli anziani. Ecco il primo impianto Pds

Un passo da gigante nella lotta alla degenerazione maculare senile è stato compiuto presso la Clinica Oculistica dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria delle Marche. Un'équipe... (Virgilio)

La Clinica Oculistica dell’ospedale di Torrette è stata protagonista di un’importante innovazione nel trattamento della degenerazione maculare correlata all’età di tipo neovascolare, eseguendo il primo impianto del Port Delivery System (PDS) per il rilascio controllato e duraturo di farmaci anti-VEGF. (il Resto del Carlino)